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28 maggio 1944: in via Livorno ferito mortalmente il filosofo Colorni
Il 28 maggio 1944 in via Livorno, all’incrocio con via Stamira, viene ferito mortalmente il filosofo socialista Eugenio Colorni, uno degli ideatori del Manifesto di Ventotene, il documento che è alla base dell’idea di Europa unita.
Ha subito il confino a Ventotene ed è riparato a Roma nel 1943, fuggendo da Melfi (in provincia di Potenza), dove era riuscito a farsi spostare. Redattore capo dell’Avanti, viene riconosciuto in via Livorno da un fascista della banda Koch, reparto speciale di polizia della Repubblica di Salò.
Colorni cerca di fuggire, ma tre pallottole riescono a raggiungerlo. Muore due giorni dopo, il 30 maggio, sotto il falso nome di Franco Tanzi.
La vicenda è raccontata nel volume “La Storia del Nomentano” (Typimedia Editore) a cura di Sara Fabrizi.
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