14 Maggio 2022 - 7:22 . Nomentana . Cronaca
Via di Sant’Angela Merici, cade un acero sulla strada. Fabiano: “Tutto il filare è a rischio”
di Marco Barbaliscia
Un incidente solo sfiorato a causa di un albero caduto in mezzo alla strada. Nel pomeriggio di giovedì 12 maggio una pianta è letteralmente crollata sull’asfalto in via di Sant’Angela Merici, all’altezza della rotonda che immette sulla Circonvallazione Nomentana. La strada, al confine tra il Trieste-Salario e il Nomentano, è molto trafficata e l’evento poteva portare ad una tragedia.
Commercianti e residenti di zona hanno però, per fortuna, avuto solo paura. La caduta dell’albero non ha causato né feriti né danni: “La pianta è venuta giù poco dopo le 16, si è sentito un forte botto”, racconta a Roma H24 una farmacista della Sanitaria Ronconi che affaccia dove è avvenuto il fatto. “Per fortuna nessuno si è fatto male, ma un ragazzo in motorino è passato pochi istanti prima del crollo e si è salvato per miracolo”.
Via di Sant’Angela Merici, un filare di alberi in pericolo
La caduta dell’albero non ha sorpreso i residenti, consapevoli della caducità delle piante messe a dimora nella strada. Via di Sant’Angela Merici è caratterizzata, su entrambi i marciapiedi, da due filari di aceri imponenti, ma che sarebbero poco stabili. È questo il pensiero del portiere del palazzo di via di Sant’Angela Merici 96: “Lavoro qui da diversi anni e negli ultimi dieci avrò visto almeno quattro alberi cadere”, dice a Roma H24. E aggiunge: “Nessuna pianta è stata mai potata e sono tutte pericolanti”.
Pensieri e parole condivise anche da una residente della via che incrociamo a pochi metri dall’albero caduto: “Lo scorso anno è venuto giù un ramo da una pianta davanti alle finestre di casa mia. Quasi tutti gli alberi sono vuoti dentro o senza apparato radicale. La chioma verde fa pensare che stiano bene, ma sono malati e andrebbero potati e monitorati. Sono anni che nessuno fa nulla”.
Massimo Proietti Rocchi, presidente dell’Associazione ‘Amici di Villa Leopardi’, segue da vicino la situazione della via e da tempo denuncia lo stato allarmante del verde: “La prima cosa che tengo a precisare è che non è venuto giù un pino, ma un acero negundo”, precisa a Roma H24. “Tutto il filare di aceri che caratterizza il marciapiede è datato e piccoli e grandi crolli ci sono stati anche in passato”.
Solo la scorsa settimana – racconta il volontario – “il Som (Servizi Operativi Municipali, ndr) è intervenuto su mia segnalazione. Avevo notato sul marciapiede di destra, camminando su via di Sant’Angela Merici da via Nomentana, che la terza pianta era instabile. Gli operatori, in poco tempo, hanno prima buttato giù l’albero e poi rimosso il ceppo lasciando, al momento, la tazza vuota ma uno spazio sicuro. Tutto il filare del marciapiede di destra è instabile e andrebbe completamente rifatto e ripiantato. Gli alberi attuali hanno più di 50 anni e sono arrivati a fine vita”.
Alberi instabili, ma nessuna possibilità d’intervento: il punto dell’assessore Fabiano
Una situazione ben nota all’amministrazione locale che al momento, però, ha le mani legate. La conferma arriva da Rino Fabiano, assessore all’Ambiente al II Municipio: “L’acero caduto era senza apparato radicale e si presume che più della metà degli alberi presenti su via di Sant’Angela Merici possa versare nelle stesse condizioni”, dice a Roma H24. Il Servizio Giardini ha rimosso i rami e liberato la strada, recintando l’area dove è rimasto il tronco.
Lo stato dei fatti è critico, ma poco si può fare: “Il Regolamento del Verde votato dal Comune di Roma ci lascia l’impossibilità di intervenire anche su queste situazioni più critiche e compromesse”, spiega Fabiano. Che aggiunge: “Veniamo da un ventennale nel quale le piante di tutta la città non sono mai state curate. Stiamo cercando di recuperare il tempo perso, ma fermando per sei mesi le potature i tempi inevitabilmente si allungano. Ad ottobre ripartiremo dalle strade più in emergenza. L’obiettivo, nell’arco del nostro mandato, è quello di intervenire su tutti i 30mila alberi presenti nel II Municipio”.