11 Settembre 2021 - 7:14 . Nomentano . Cultura

Museo della Shoah, l’attacco dei Verdi: “Da Raggi campagna elettorale sulla memoria”

Un rendering del progetto del Museo della Shoah
Un rendering del progetto del Museo della Shoah

Non si può scherzare con la memoria. La decisione della sindaca Virginia Raggi di voler posare la prima pietra per la costruzione del Museo della Shoah a Villa Torlonia non ha senso, se non quello di ricevere consensi elettorali”.

Così Nando Bonessio, co-portavoce di Europa Verde Lazio, e Guglielmo Calcerano co-portavoce di Europa Verde Roma e candidato all’assemblea capitolina. “Il progetto risale al 2007 e l’iter è fermo da oltre 4 anni. Ha necessità di essere rivisto, aggiornato e di valutare anche se Villa Torlonia sia la sede adatta per il museo. La Fondazione Museo della Shoah ospita già mostre per sensibilizzare contro l’antisemitismo a Casina dei Vallati, nel Ghetto – proseguono Bonessio e Calcerano – luogo più adatto vista la storia e la centralità. Annunciare quindi di voler far ripartire il progetto a ridosso delle elezioni è un chiaro stratagemma elettorale, che non inganna né i cittadini né la Comunità ebraica. D’altra parte la Cer ha già reso noto che non parteciperà all’evento che, a questo punto, ha tutti i contorni di una vera e propria farsa”.

Un attacco che arriva il giorno dopo l’annuncio della sindaca, che aveva fatto sapere che la prossima settimana è in programma la posa della prima pietra.

Il museo in memoria delle vittime e dei sopravvissuti dell’Olocausto, ideato vent’anni fa, doveva essere inaugurato anni fa, ma dal 2005 – anno di lancio vero e proprio sotto la giunta Veltroni – ha visto stop, ripartenze e lungaggini burocratiche infinite. Qui tutta la cronistoria del progetto.

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