25 Maggio 2022 - 8:54 . Sapienza . Cronaca
La Sapienza e la Luiss insieme per la Cybersecurity. Al via al dottorato di ricerca
La Sapienza e la Luiss Guido Carli insieme per il dottorato di ricerca in Cybersecurity, che i due Atenei hanno siglato sulla scia della firma della “Strategia Nazionale di cybersicurezza 2022-2026” del governo Draghi.
L’obiettivo del dottorato, coerente con la visione strategica del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza che indirizza sul tema cyber ben 623 milioni di euro, è quello di formare ricercatori in grado di lavorare in ambito accademico e nelle istituzioni pubbliche e private per lo sviluppo di nuove tecnologie e professionisti con competenze ingegneristiche e gestionali, specializzati in innovazione e digitale. Altro scopo è quello di favorire la fondazione di startup basate sui prodotti sofisticati di ricerca più avanzata. Il percorso partirà a novembre 2022 e avrà un finanziamento di cinque borse per ciascun anno accademico: tre da Sapienza e due dalla Luiss.
“L’accordo che abbiamo siglato con la Luiss costituisce un proficuo terreno di confronto, anche per sviluppare e approfondire tematiche emergenti ed innovative come quelle della cybersecurity e della sostenibilità, settori strategici per lo sviluppo della società e dell’economia del Paese” – afferma la rettrice Antonella Polimeni – In questi ambiti disciplinari il nostro Ateneo ha una competenza scientifica maturata negli anni grazie alle attività di ricerca transdisciplinari, rafforzate dal fitto dialogo con tutti gli stakeholder pubblici e privati, nonché grazie alle iniziative volte a formare e stimolare nuovi talenti, come la Cyber Challenge, il corso di laurea in Cybersecurity e il recente dottorato nazionale in Intelligenza artificiale”.
“È una collaborazione importante quella tra il nostro Ateneo e l’Università Sapienza per formare ricercatori e professionisti con forti competenze su cybersecurity e innovazione digitale” ha dichiarato il Rettore della Luiss Andrea Prencipe, proseguendo: “Il PNRR ha stanziato fondi significativi in quella area e c’è bisogno di costruire percorsi di ricerca interdisciplinari in grado di coprire tutto lo spettro delle attività per garantire sicurezza delle informazioni e sistemi di protezione e prevenzione delle nostre infrastrutture digitali”.
I futuri dottori di ricerca potranno offrire le proprie competenze e capacità, non solo nel mondo accademico, ma anche verso la pubblica amministrazione o le imprese che sempre più cercano personale nel campo della cybersicurezza. Il percorso sarà allineato alla Missione 4 su “Istruzione e Ricerca” che prevede anche la riforma e il potenziamento dei dottorati innovativi e l’integrazione nei curricula di tutti i cicli scolastici, di contenuti per lo sviluppo delle competenze Stem. Inoltre, l’avanzamento della ricerca nel campo cyber contribuirà anche a perseguire gli obiettivi della Missione 1 “Digitalizzazione”, favorendo lo sviluppo di competenze avanzate per proteggere le infrastrutture digitali che abilitano l’erogazione di servizi essenziali quali energia, trasporti, assistenza sociale e sanitaria (all’interno delle Missioni 2, 3, 5 e 6).