23 Giugno 2022 - 7:32 . Piazza Bologna . Cronaca
Inaugurato in via Benevento il primo pronto soccorso ematologico in Italia
Nel nostro quartiere, in via Benevento 8, ha aperto le porte il primo pronto soccorso ematologico d’Italia. La struttura è stata inaugurata martedì 21 giugno alla presenza dell’assessore alla sanità del Lazio Alessio D’Amato e l’assessora alle politiche sociali e della salute di Roma, Barbara Funari. Con loro anche il direttore generale del Policlinico Umberto I Fabrizio D’Alba, il direttore dell’istituto di ematologia Maurizio Martelli, il responsabile del pronto soccorso Corrado Girmenia e la presidente di Ail Maria Luisa Viganò.
Inaugurato anche il “Giardino di Silvana”, che ha visto la riqualificazione di uno spazio ormai in decadimento e che ora, invece, consentirà ai pazienti e alle famiglie, in attesa delle terapie necessarie, di sostare in un luogo adeguato al loro percorso di cura. “Questo piccolo spazio fiorito – spiegano dall’Ail – è dedicato ad una donna che ha accompagnato la vita e la carriera di tanti medici, di tanti pazienti e delle persone a loro vicine. Una persona speciale, colta, gentile e disponibile che ha seguito per più di 30 anni il professor Mandelli, l’Ematologia, e l’intera associazione. La dottoressa Silvana Bedini non ha soltanto donato molto di sé negli anni del suo operato, ma ha confermato la continuità del suo amore con un lascito testamentario alla Sezione AIL di Roma. Il giardino prende dunque il suo nome”.
E il direttore dell’istituto di ematologia Maurizio Martelli aggiunge: “Il pronto soccorso ematologico nasce da un’idea del professor Franco Mandelli circa 35 anni fa, tra le sue tante doti aveva principalmente quella di saper anticipare il futuro per migliorare la qualità dell’assistenza nel paziente ematologico. Il pronto soccorso dedicato è un valore aggiunto per i pazienti ematologici in quanto punto di riferimento durante il loro difficile percorso come quello della terapia. Durante la pandemia ci ha permesso di poter gestire i pazienti e continuare le terapie in sicurezza e questo grazie anche al grande supporto dell’Azienda Policlinico che ci ha messo a disposizione il necessario supporto assistenziale in termini di personale infermieristico e di materiali”.