2 Agosto 2021 - 7:35 . Nomentano . Cronaca

Da Nomentano a San Lorenzo, residenti esasperati dalla movida. Calenda: “Tolleranza zero”

La movida selvaggia e l’esasperazione dei residenti. Una situazione che in alcuni punti del nostro territorio sembra peggiorare ogni giorno di più. E a preoccupare non c’è soltanto il problema delle notti insonni, o dei tappeti di rifiuti lasciati in strada il giorno dopo. Ma qualcosa di molto più grave: sabato 31 luglio un 22enne è finito agli arresti domiciliari con l’accusa di aver stuprato una studentessa minorenne a San Lorenzo, un sabato sera di fine giugno, mentre la giovane festeggiava la fine dell’anno scolastico con un gruppo di amici.

Un fatto su cui si è espresso il candidato sindaco di Azione, Carlo Calenda: “Da molto tempo la situazione è fuori controllo. Abbiamo incontrato residenti ed esercenti e fatto una proposta per contenere una movida pericolosa e che spesso copre anche il traffico di stupefacenti” spiega Calenda.

Nella sua proposta, il candidato sindaco di Roma ritiene necessario tra le altre priorità “presidiare le aree a rischio per contrastare spaccio ed eccessi notturni, come ha già detto il nuovo questore, accertare lo status di molte associazioni culturali che sono veri e propri locali di somministrazione e accelerare la riqualificazione di via dei Lucani”. “A San Lorenzo – conclude Calenda –capita che parte della politica pensi che il quartiere sia una zona franca, in cui non valgono le regole in vigore nel resto della città. C’è solo un problema: i residenti sono esasperati dalla ‘malamovida’“.

Una situazione già portata alla luce dalle autorità municipali: prima l’assessore all’Ambiente Rino Fabiano e poi la presidente Francesca Del Bello, che aveva chiesto anche alla sindaca di disporre un’ordinanza per chiudere anticipatamente i locali nelle zone del Municipio più bersagliate dalla movida selvaggia: piazza Bologna, viale delle Provincie e San Lorenzo in primis.

Sul problema il primo luglio si è svolta anche un’assemblea in piazza Bologna, convocata dal consigliere capitolino Pd Orlando Corsetti, in cui i rappresentanti di comitati e associazioni provenienti da numerosi quartieri di Roma hanno chiesto più controlli di polizia, e una presa di posizione più muscolare da parte del Comune sulla movida selvaggia.

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