10 Aprile 2022 - 7:35 . Policlinico . Cronaca

All’Umberto I arrivano nuove tecnologie e macchinari di ultima generazione

Uno dei nuovi macchinari dell'Umberto I (foto Agenzia Dire)
Uno dei nuovi macchinari dell'Umberto I (foto Agenzia Dire)

Il Policlinico Umberto I compie un altro importante passo in avanti. Sono stati, infatti, inaugurati una nuova risonanza magnetica 3T,  due acceleratori lineari e la nuova sezione di radioterapia dell’azienda ospedaliera, per un investimento complessivo di oltre 5 milioni di euro.

All’inaugurazione hanno partecipato il direttore generale dell’Umberto I Fabrizio D’Alba, Antonella Polimeni rettrice dell’Università degli Studi di Roma ‘La Sapienza’ e l’assessore regionale alla Sanità Alessio D’Amato.

Ma in cosa consistono e a cosa servono i nuovi macchinari? L’acceleratore lineare è un’apparecchiatura utilizzata per produrre raggi X ed elettroni di elevata energia utilizzati nella cura dei tumori. Mentre le nuove apparecchiature installate nell’Unità operativa complessa di Radioterapia consentiranno trattamenti di alta precisione, che permettono in numerose patologie di ottenere una più elevata percentuale di guarigioni, mantenendo al contempo una tossicità analoga e perfino inferiore a quella usuale.

Con queste nuove tecnologie si avrà “maggiore qualità delle cure, maggiori performance, minore esposizione e un lavoro migliore per i professionisti e gli studenti” ha sottolineato D’Alba. I primi interventi realizzati attraverso il Pnrr “si vedranno entro la fine dell’anno perché acquisteremo altri macchinari, sulla parte che riguarda le infrastrutture e gli elementi edilizi, invece, ci vorrà un po’ di più”.

E ancora: “Il Policlinico, se vuole essere un ospedale attuale, si deve proiettare nel futuro e quindi questi interventi sono necessari per far sì che questo ospedale possa svolgere la sua missione istituzionale”.

La rettrice Antonella Polimeni ha spiegato che “per l’allestimento della risonanza magnetica e per le tecnologie di supporto di intelligenza artificiale sono stati utilizzati anche finanziamenti che arrivano dall’ateneo, a valle dei bandi di ricerca indetti annualmente. Questa è una prima best practice e dobbiamo continuare in questa direzione”. Infine l’assessore alla Sanità D’Amato ha sottolineato: “l’importante compartecipazione della Regione soprattutto per l’ammodernamento della parte informatica e tecnologica vedrà l’investimento di cinque milioni di euro. Grazie ai fondi Pnrr, inizieremo le procedure pubbliche per gli interventi di acquisto già programmati”.