25 Aprile 2021 - 13:09 . trieste-salario . Ambiente
Rifiuti, i comitati contro Fiorini: “Levare i cestini uno schiaffo alla città”
Il Comune di Roma ha recentemente rimosso tutti i cestini dalle aree verdi e i parchi della città. Il motivo? Il rispetto del nuovo regolamento del Verde, come spiegato dall’assessora Laura Fiorini: “Un’iniziativa a tutela del verde urbano – ha spiegato l’assessora – in collaborazione con Ama che parallelamente sta posizionando i contenitori per la raccolta differenziata all’esterno dei parchi interessati o, in alternativa, con contenitori in prossimità degli accessi. Si tratta di un’operazione volta a tutelare l’ambiente, prevista dal Nuovo Regolamento del Verde. Il conferimento differenziato all’esterno eviterà la dispersione di materiali inquinanti alcuni dei quali, come ad esempio la plastica, con tempi di decomposizione lunghissimi. Contribuirà, altresì, ad evitarne lo spargimento da parte dei volatili”.
Ma le associazioni ambientaliste e i comitati di quartiere non ci stanno. Tra loro c’è il comitato Piazzale Don Minzoni, che tramite la portavoce Sandra Naggar esprime tutto il suo disappunto riguardo alla decisione del Campidoglio. “Lo sprezzante schiaffo dell’assessore Fiorini avvenuto nelle ultime ore a tutti coloro che si sono adoperati in questi anni di assenza di cura del Verde urbano e del servizio di pulizia delle strade – scrive – suona come un ringraziamento finale a tutte le associazioni, a tutti i cittadini e a tutti gli sponsor che hanno contribuito nell’evitare il più possibile che la città fosse uno schifo totale“.
“Siamo tutti amareggiati e delusi – prosegue Naggar – , stanchi e desolati di fronte a tanta arroganza. L’incapacità organizzativa di saper fare le cose nel verso giusto: informazione, posizionamento nuovi cestini, rimozione vecchi cestini, servizio pulizia e cura dei giardini assicurata a prescindere dalla presenza o meno dei cestini, creazione di posti di lavoro con assunzione giardinieri per la cura costante dei giardini. Piuttosto che togliere i cestini, informazione tramite i giornali dopo aver tolto i cestini, assenza o gravissimo sotto dimensionamento dei nuovi cestini (2 contro 8 cestoni a Belle Arti ridotta uno schifo in 24 ore allorché era un gioiello), assenza di assunzione di giardinieri dediti alla cura settimanale dei giardini, esternalizzazione totale con mega appalti a ditte di non precisata provenienza, con impossibilità di avere un controllo sulle ditte e una possibilità di chiara comunicazione tramite i direttori del Servizio Giardini municipali”.
“Tutto questo ci offende – conclude – . Perché un assessore può fare le scelte che vuole ma poi deve sapere organizzarle nel modo corretto e soprattutto deve saper rispettare la città e i suoi concittadini. Così come deve saper rispettare le istituzioni che compongono la città, municipi compresi. Perché le decisioni calate dall’alto senza alcun rispetto per gli altri fanno parte di modelli politici ottocenteschi e nel 2021 ne avremmo fatto davvero a meno”.