21 Gennaio 2021 - 10:42 . Talenti . Scuola

La lettera degli studenti dell’Orazio: “Non vogliamo essere strumentalizzati”

Come gli altri istituti superiori di Montesacro, anche il liceo classico e linguistico “Orazio”, zona Talenti, ha preso parte alle proteste di questi giorni in occasione del ritorno in presenza dopo oltre 9 mesi di didattica a distanza. Oggi, giovedì 21, dopo tre giorni di sciopero, l’attività scolastica è tornata regolare – con il 50% dei ragazzi in presenza e ingressi scaglionati alle 8 e alle 10 – ma la protesta non si esaurisce.

Un momento dell’assemblea degli studenti dell’Orazio

Margherita Cecconi, 18 anni, frequenta l’ultimo anno  ed è rappresentante d’istituto a via Alberto Savinio 40. “In questi giorni abbiamo organizzato dei sit-in nel parco di fronte alla scuola – ci racconta – ovviamente tutti ben distanziati. Abbiamo discusso delle problematiche, del ritorno in sicurezza, dei risvolti sociali e psicologici che questa situazione emergenziale ha comportato per tutti noi. Ci siamo resi conto, però, che in molti hanno strumentalizzato la nostra protesta“. In un testo breve ma chiaro, gli alunni dell'”Orazio” spiegano cos’è che vorrebbero dalle istituzioni. “Chiediamo priorità alla scuola ed azioni effettive per assicura ad ogni studente e studentessa un rientro che non ci debba far scegliere tra il nostro diritto alla salute ed il diritto allo studio – scrivono – . Vogliamo un investimento indirizzato per il rinnovo della scuola e degli spazi (stop classi pollaio). Vogliamo un sistema di trasporto efficace, perché il nuovo piano dei trasporti non predispone nessun aumento di mezzi per le scuole del terzo municipio, compreso l’Orazio”. E la salute è un punto dirimente. “Vogliamo un sistema di tracciamento efficace all’interno delle nostre scuole – proseguono –  vogliamo garanzie, inclusione nei processi decisionali di chi la scuola la vive (studenti, docenti, personale ATA), vogliamo la scuola in presenza e in sicurezza”.

La conclusione è un attacco alla ministra dell’Istruzione, Azzolina. “Non tolleriamo le strumentalizzazioni – dicono – che ci dipingono come favorevoli alle linee guida da lei sostenute per il rientro. Noi specifichiamo che non siamo d’accordo con la finta gestione che mette la riapertura dei centri commerciali davanti alla salute pubblica e alla scuola, non siamo d’accordo con la volontà politica di un paese che lascia indietro l’istruzione che forma i cittadini del futuro”.

LEGGI la news sulle proteste di lunedì 18 gennaio

LEGGI l’intervista alla dirigente scolastica del liceo “Aristofane”

LEGGI la news sulla protesta del liceo “Nomentano”