9 Aprile 2022 - 7:26 . Porta di Roma . Cronaca
Porta di Roma, Pietrosante: “Avviati i colloqui con Dea Capital per la presa in carico delle strade”
di Marco Barbaliscia
Un incontro per definire il futuro di uno dei quartieri in espansione del nostro territorio. Nella giornata di mercoledì 6 aprile si è svolto un sopralluogo nella zona di Porta di Roma per studiare possibili piani e progetti di sviluppo. A partecipare all’evento Paolo Marchionne (presidente III Municipio), Matteo Pietrosante (assessore ai Lavori Pubblici), la direzione tecnica del Municipio, il Dipartimento Pau (Programmazione ed attuazione urbanistica) e il Simu.
Porta di Roma è attualmente sotto la competenza di Dea Capital, soggetto attuatore della convenzione urbanistica sul quartiere. L’obiettivo è ora quello di riprendere il controllo diretto degli spazi, facendoli tornare di proprietà pubblica. A spiegare i dettagli è Matteo Pietrosante: “Abbiamo avviato l’interlocuzione con Dea Capital. Stiamo lavorando per la presa in carico delle strade in modo che vengano acquisite dal patrimonio pubblico, in parte dal Comune e in parte dal Municipio”.
Porta di Roma, avviati i colloqui con Dea Capital
La strada da fare è ancora tanta, ma l’acquisizione del territorio è nel mirino dell’amministrazione. Il soggetto attuatore ha infatti l’obbligo di cederlo, così come previsto dalle convenzioni urbanistiche. “Avere il controllo diretto garantirebbe ai cittadini di Porta di Roma la sicurezza di interventi di manutenzione rapidi e puntuali su tutta l’area. Il tutto porterebbe un beneficio alla cittadinanza: se le strade tornano a far parte del pubblico, ci si può intervenire e possono essere totalmente riqualificate”, aggiunge Pietrosante.
Poi ancora: “C’è la disponibilità del Pau e dell’assessorato all’Urbanistica che ci stanno aiutando nell’interlocuzione con Dea Capital. Siamo in una fase preliminare che porterà poi a parlare anche delle aree verdi e del Parco delle Sabine”.
Per quanto riguarda le strade – precisa l’assessore – “stiamo già lavorando per la presa in carico, mentre per il Parco delle Sabine deve essere approvato il progetto definitivo e fatti alcuni interventi da parte del soggetto privato”.