di Marco Barbaliscia 

Riflettori (nuovamente) accesi su piazza Sempione e sul fenomeno della movida. Il territorio del III Municipio è al centro della cronaca per i sempre più frequenti episodi di violenza. La situazione più critica a Montesacro, a pochi passi dalla sede amministrativa locale. Nelle ore serali – soprattutto nei weekend – piazza Sempione diventa un far west: una gang di circa dieci adolescenti tra i 16 e i 18 anni si rende autrice di veri e propri raid contro coetanei.

Le testimonianze sui social sono numerose. I ragazzi, si legge tra i commenti, colpiscono apparentemente senza motivo, piombando sulle vittime inermi. Calci, pugni, e botte di ogni genere, per poi dileguarsi nel buio. Gli episodi si sono verificati soprattutto a ridosso della fermata degli autobus e sulla scalinata della chiesa dei Santi Angeli Custodi. Succede tutto in pochi istanti, con le azioni concentrate dopo le 23.

Su Facebook i genitori riempiono le pagine di quartiere con commenti e testimonianze: “Venerdì 5 è toccato a mio figlio. E’ accaduto in pochi minuti, senza rendersene conto si è ritrovato a terra. Ad un suo amico hanno dato un calcio in bocca, a lui un pugno sul sopracciglio e cadendo si è ferito al mento”, scrive Sergio Canfora. Denunce scattate e indagini in corso, ma il fenomeno non è nuovo.

A confermarlo è Giovanni Martino, presidente del comitato ‘Salviamo piazza Sempione’, a Roma H24: “Non sono episodi isolati, stiamo vivendo un’escalation. Negli ultimi giorni una gang si sta rendendo autrice di aggressioni serali in maniera sistematica, ma è da prima dell’estate che la movida è fuori controllo. C’è tanta violenza. Non è una particolarità di Montesacro, ma a piazza Sempione questo fenomeno è ripetuto e frequente”.

Il tema della movida è oggetto d’esame anche per le forze politiche. Quali le soluzioni? Manuel Bartolomeo, capogruppo di Fratelli d’Italia nel Municipio III, si è espresso così: “I continui pestaggi a piazza Sempione da parte di gang di ragazzini rappresentano un problema dal punto di vista sociale e di ordine pubblico”, ha detto.

Poi aggiunge: “Non è possibile continuare a giustificare questi atti di violenza definendo questi baby criminali annoiati o problematici. C’è bisogno di postazione fisse delle Forze dell’Ordine che controllino la zona. Così come è urgente un incontro con il prefetto di Roma per discutere di questa problematica che non si sconfigge pedonalizzando la piazza o portando più cultura”.

Un’idea condivisa in parte anche da Giovanni Martino, che integra: “Più forze dell’ordine e maggiori iniziative culturali possono sicuramente aiutare a risolvere il problema, ma bisogna andare alle radici. Il fenomeno va contenuto, e se si vuole cambiare c’è da intervenire sui locali, evitando così che si creino distretti della movida e concentrazioni eccessive di bar che vendono alcol e attirano centinaia di giovani”.