19 Marzo 2022 - 7:26 . Bufalotta . Scuola

Liceo Nomentano, una soluzione per gli iscritti esclusi. L’assessora Ilari fa il punto

di Marco Barbaliscia

Una soluzione per gli alunni che si sono visti respingere le richieste d’iscrizione al liceo Nomentano. Le istituzioni sono a lavoro per risolvere l’allarme esuberi nella scuola superiore con sede principale a via della Bufalotta, nel III Municipio. L’istituto ha dovuto rifiutare infatti 210 domande d’iscrizione su 356 pervenute, vale a dire il 60%, per mancanza di aule.

La comunità ha manifestato il proprio dissenso in queste settimane, facendo pressione affinché si trovasse una soluzione in vista del prossimo anno scolastico. Quasi tutti i licei del territorio sono pieni, e i ragazzi esclusi rischierebbero di dover trovare soluzioni lontane dalla propria residenza, complicando la quotidianità di decine di famiglie. Le superiori sono competenza di Città Metropolitana che si è subito attivata per far rientrare l’emergenza.

Liceo Nomentano, una soluzione per gli esuberi

La conferma arriva da Daniele Parrucci, consigliere di Città Metropolitana: “La soluzione per i 210 esuberi del liceo Nomentano è stata trovata”, ha scritto in una nota. E ancora: “Insieme a Roma Capitale, al III Municipio e al direttore dell’Ufficio scolastico regionale, Rocco Pinneri, abbiamo individuato alcuni spazi per accogliere i nuovi iscritti che avevano chiesto di frequentare la scuola”.

La sede che ospiterà le nuove aule del liceo Nomentano è ancora top secret, ma sarà nel III Municipio. Paola Ilari, assessora alla Scuola, ha partecipato ai lavori: “Le superiori non sono di nostra competenza, ma questi alunni sono il futuro e, come i loro genitori, cittadini del territorio che vogliamo tutelare in tutti i modi. Città Metropolitana ha individuato la soluzione migliore per accogliere il maggior numero possibile di ragazzi”, dice a Roma H24.

La struttura è stata selezionata, ma l’iter non è ancora terminato: “Sono in corso le ultime verifiche tecniche per l’ok definitivo all’uso degli spazi come aule”, dice Ilari. Che aggiunge: “Una volta concluse potremmo ufficializzare il tutto. Città Metropolitana si è mossa per far sì che nessuno rimanga escluso, scongiurando anche l’ipotesi di doversi spostare in strutture fuori dal III Municipio. L’obiettivo è che tutto sia pronto per l’inizio del nuovo anno scolastico”.

La proposta di ‘Azione’ per gli esuberi al liceo Nomentano

La situazione continua ad essere attenzionata anche dalle altre forze politiche presenti nel Consiglio municipale. Il problema degli esuberi si presenta infatti ogni anno e, oltre a rispondere all’emergenza, è necessario lavorare per una risoluzione definitiva. Nella giornata di giovedì 17 marzo il Consiglio ha votato un ordine del giorno sul tema.

Ma di cosa si tratta? Livia Pandolfi, consigliera di Azione – Lista Calenda, si è fatta promotrice della proposta: “Abbiamo chiesto una perizia per adibire ad aule il piano pilotis del liceo Nomentano”, dice a Roma H24. Il piano pilotis è il livello a pian terreno della struttura, aperto sul giardino e circondato dai pilastri che sorreggono la struttura: “L’ordine è stato votato dalla maggioranza Pd e da FdI. Ho portato in aula un’idea raccolta dalle famiglie che frequentano il liceo”, precisa la consigliera.

Poi aggiunge: “La maggioranza Pd ha aggiunto un emendamento che, oltre alla perizia, chiede a Città Metropolitana di continuare a cercare ulteriori spazi per aumentare il numero di aule del Nomentano seguendo alcuni criteri, come la prossimità al liceo di via della Bufalotta e in strutture che abbiano ingressi indipendenti”.

I tempi – aggiunge Pandolfi – “sono lunghi, ma questi eventuali nuovi spazi potrebbero essere usati negli anni a venire, considerando il trend in crescita delle domande di iscrizione. Inoltre c’è l’ipotesi di adibirli eventualmente anche a laboratori, ormai assenti per carenza di spazi”.

Auspico per il futuro – conclude la consigliera – “che l’offerta scolastica di questo municipio possa essere aumentata sia con nuovi indirizzi scolastici nei licei che insistono sul territorio o con l’apertura di un nuovo liceo scientifico per evitare queste situazioni di crisi che gettano nell’ansia le famiglie e i ragazzi”.

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