6 Ottobre 2020 - 16:32 . Montesacro . Scuola
Istituto via Sarandì, la preside: “Contro gli assembramenti serve una strategia comune”
Il focolaio scoppiato nel liceo Avogadro ha acceso i fari sull’allarme Coronavirus nelle scuole del nostro territorio. L’istituto rimarrà infatti chiuso per tutta la settimana.
Ma quello dell’Avogadro rischia di non essere un caso isolato nel quartiere. Come documentato da RomaH24, infatti, in diversi istituti del territorio i comportamenti all’esterno rischiano di vanificare le regole osservate nelle aule. Senza controlli efficaci anche all’uscita dalle scuole, infatti, scene di capannelli di studenti troppo vicini tra loro e senza mascherine sono all’ordine del giorno.
Come in altre scuole del nostro territorio (e non solo) anche all’uscita dell’Istituto di istruzione superiore via Sarandì alcuni studenti continuano a non rispettare le norme contro la diffusione del Coronavirus. “Siamo molto preoccupati: nei mesi estivi abbiamo lavorato intensamente, senza fare nemmeno un giorno di ferie, pur di garantire la riapertura dell’Istituto in sicurezza. Ora c’è il rischio di vedere vanificati tutti i nostri sforzi” è il commento della dirigente scolastica Daniela Crestini.
Una situazione che, a detta della preside, sarebbe peggiorata negli ultimi giorni: “All’inizio i ragazzi erano molto diligenti e attenti alle regole, anche all’uscita dalla scuola – spiega -. Ora, invece, sembra che stiano gradualmente abbassando la guardia e la cosa è molto preoccupante. Ho fatto pubblicare sul sito dell’istituto tantissimi avvisi per ricordare l’importanza di rispettare le norme contro la diffusione del Coronavirus. Ma se i ragazzi, non appena escono da scuola si incontrano, vanno alle feste e non indossano la mascherina, a che cosa servono tutti i nostri sforzi?”
Interrogativi che spingono la dirigente scolastica a cercare soluzioni, in modo da non vanificare tutto il lavoro svolto finora dalla scuola: “Come istituto abbiamo anche pensato di coinvolgere la polizia municipale, ma è soltanto un’ipotesi. Vorrei prima di tutto potermi confrontare con gli altri dirigenti del III Municipio, per concordare tutti insieme una strategia. Si tratta di una situazione che coinvolge tutte le scuole, non solo nel nostro quartiere”.
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