25 Febbraio 2021 - 16:00 . Montesacro . Cronaca
Elezioni, Evangelista (Udc): “Mi candido al Comune. In III Petrella ha una marcia in più”
Riccardo Evangelista, 52 anni, nel settembre 2019 ha lasciato Forza Italia per entrare nel gruppo misto in consiglio municipale. Successivamente è diventato vice commissario romano dell’Udc (unione democratici e cristiani di centro), partito a sostegno del quale sta organizzando una lista civica per le prossime elezioni, che dovrebbero tenersi a giugno, anche se non si esclude uno slittamento a settembre. “Se ci saranno le condizioni – spiega Evangelista a Roma H24 – mi candiderò in Comune. Sto creando una squadra di candidati che mi auguro sia valida per tentare questa sfida. Un mix di esperienze politiche e civiche che si ritrovano in un ambiente moderato popolare”.
Evangelista, cattolico praticante molto attivo nella parrocchia di San Ponziano alla Bufalotta e nel comitato di cittadini del parco della Cecchina, nel 2013 si candidò con la lista di Alfio Marchini, più votato dei non eletti. Tre anni dopo ancora con Marchini ottenne 450 preferenze ed entrò in consiglio. Infine, nel 2018 l’adesione al partito di Silvio Berlusconi e ben 620 preferenze con riconferma a piazza Sempione. Nel tempo Evangelista ha stretto un ottimo rapporto con Giordana Petrella di Fratelli d’Italia. “Ho apprezzato molto la sua attività politica – spiega – ma ho lavorato bene anche con Bevilacqua della Lega. Chiunque dei due dovesse candidarsi alla presidenza del III Municipio, verrebbe supportato al massimo. Anche se, forse, Giordana ha un passo in più, è donna e ha l’entusiasmo dei giovani”.
Un passaggio, infine, sugli ultimi mesi di questa consiliatura. “La vicenda del progetto di piazza Sempione – spiega – è simbolo dello scollamento tra giunta e maggioranza. È un gioco delle parti continuo che mi infastidisce, non è il mio modo di fare politica. In ogni caso, personalmente, sono contento dell’impegno che ho messo in Municipio in questi anni”.
LEGGI l’intervista a Giordana Petrella (FdI)
LEGGI l’intervista a Fabrizio Bevilacqua (Lega)