Vanno a processo i tre funzionari del III Municipio accusati di concussione in un’inchiesta scoppiata nel novembre 2020. Secondo l’accusa, l’ipotesi di reato è concussione ai danni di diversi cittadini.

L’indagine è iniziata a metà del 2018, scaturita da una denuncia presentata dal titolare di una attività ricreativa situata nel III Municipio. Il denunciante lamentava una serie di vessazioni e soprusi subiti a partire dall’anno 2015 da parte del funzionario dell’ufficio tecnico del III Municipio.

Dalla denuncia è partita l’attività investigativa, coordinata dal procuratore aggiunto Paolo Ielo e diretta dal sostituto procuratore Alberto Pioletti. Sono state svolte attività  di pedinamenti, perquisizioni e sequestri, intercettazioni telefoniche e ambientali. Sono state inoltre raccolte le informazioni dalle altre vittime delle condotte criminose.

Un lavoro che ha permesso di ricostruire il modo in cui avrebbe operato il sodalizio: scegliere la vittima, predisporre i controlli nelle attività o gli immobili individuati, evidenziare l’esistenza di abusi edilizi e formalizzare la contestazione. Si passava poi alla fase successiva, ovvero indirizzare le vittime verso lo studio tecnico di cui un funzionario era socio e con cui collaboravano i colleghi al fine di sanare gli abusi.

Il sistema, portato avanti dal 2014, avrebbe permesso agli indagati di intascare circa 170mila euro.