13 Giugno 2021 - 7:35 . Conca d'Oro . Cronaca

Conca d’Oro, 13enne perde il tablet sul bus. Autisti Atac fanno colletta e glielo ricomprano

Il tablet regalato dagli autisti Atac al piccolo Thomas
Il tablet regalato dagli autisti Atac al piccolo Thomas

Quel tablet era stato uno strumento fondamentale nei difficili mesi passati in didattica a distanza, i suoi genitori avevano fatto numerosi sacrifici per poterlo acquistare. Ed è per questo che quando Thomas, 13enne di origine egiziane, si è reso conto di averlo lasciato sul bus, si è precipitato al capolinea dei bus di Conca d’Oro, e ha incrociato Fabio, autista di Grottarossa, che ha subito deciso di aiutarlo.

Con le lacrime agli occhi, Thomas ha raccontato a Fabio quanto quel tablet significasse per lui. L’aveva lasciato a bordo dell’86, bus che prende ogni giorno per tornare a casa da scuola. Non aveva nemmeno il coraggio di raccontare ai genitori il fatto.

Fabio, commosso, ha deciso di aiutarlo: dopo averlo riportato a lezione a bordo dell’86, ha chiamato addirittura il padre del ragazzo per spiegargli l’accaduto. “Ma Fabio non si ferma qui: parla con i colleghi dell’accaduto – racconta l’Atac sulla sua pagina Facebook – nasce un tam-tam spontaneo e in pochi giorni viene organizzata una colletta. Fabio raccoglie circa 500 euro e, visto che la solidarietà a volte è contagiosa, acquista un nuovo tablet, migliore del precedente, grazie anche allo sconto fatto dal rivenditore al quale aveva raccontato il fatto”.

Sabato 12 giugno Fabio e gli altri autisti dell’Atac hanno organizzato una sorpresa per Thomas, con la complicità del padre del ragazzo, che l’ha portato con una scusa al capolinea di Conca d’Oro. “Ad accoglierlo Fabio assieme a Valentina, Andrea, Patrizia, Stefano, Maria Pia, Stefania e Luigi, altri colleghi della rimessa di Grottarossa che non si sono voluti perdere la faccia sorpresa e felice del piccolo studente che, grazie al grande cuore della gente di Atac, ora ha un nuovo tablet – spiegano da Atac –. Ringraziamo i colleghi che rendendoci partecipi di questa bella storia ci hanno permesso di raccontarvela”.