3 Maggio 2022 - 7:42 . Casale Nei . Cronaca
Casale Nei, il parco Amato tra erba alta e giochi distrutti. Zocchi: “A lavoro per prendere l’area in carico”
di Marco Barbaliscia
Una piccola oasi verde per bambini vittima dell’abbandono e del degrado. I residenti di Casale Nei chiedono a gran voce un pronto intervento su parco Amato, il giardino di via Giuseppe Amato ormai reso impraticabile dall’erba alta. Una situazione aggravatasi negli ultimi mesi, ma che ha sempre caratterizzato il luogo, curato e tenuto agibile solo dagli interventi di pulizia di un gruppo di mamme della zona.
I residenti hanno fatto il possibile, ma senza aiuti dalle istituzioni e con la pandemia di mezzo la situazione ha preso una piega irreversibile. Il parco è ancora aperto, ma è in totale abbandono. Le aree verdi sono coperte da erba alta quasi due metri e i giochi per bambini sommersi dalle piante, così come alcune panchine. La natura ha preso il sopravvento e i vandali hanno deturpato i giochi. Le altalene sono inutilizzabili, gli scivoli senza più scalette.
Sparsi per il viale ci sono ancora i giochi dei bambini, inizialmente portati dalle famiglie per essere condivisi ed ora rotti e sparsi qua e là tra l’erba alta. I due piccoli cestini sono stati sradicati dal terreno e lungo la recinzione si trovano anche diversi rifiuti. Il quadro si completa con i danni ai muretti, in parte crollati.
Parco Amato, un problema di gestione
Ma qual è il problema a monte? Parco Amato è stato ultimato nel 2007. L’area, così come gli altri luoghi pubblici di Casale Nei, sono ancora di proprietà del consorzio che li ha realizzati o, come in questo caso, gestiti a metà con il Dipartimento Patrimonio. Carlo de Marco, portavoce del Comitato Casale Nei, offre una panoramica della situazione attuale: “Sono sempre state le famiglie a curare questo posto, ma ora non è più possibile andare avanti”, confida a Roma H24. “Questo è l’unico parco giochi del quartiere ed ora non è più fruibile. L’area ludica più vicina è al Parco delle Sabine”.
Parco Amato è stato tenuto in ordine fino a sei mesi fa dalle mamme e dal Comitato di zona: “Siamo stufi e preoccupati”, continua de Marco. “Questo quartiere è dimenticato dalle istituzioni e da anni c’è un rimbalzo sulle competenze che, nei fatti, porta solo degrado. I bambini non hanno più aree giochi vicine e qui non ci viene più nessuno. Si vedono solo gruppetti di adolescenti che, non avendo altri luoghi d’aggregazione, vi passano le serate”.
Una piccola oasi felice che vuole tornare a sorridere. In passato la comunità di Casale Nei aveva reso parco Amato un punto si socialità importante: “Nella parte rialzata si era riservato uno spazio per far coltivare le piantine ai bambini e c’era chi organizzava anche giochi e lezioni di inglese”, dice de Marco. Che chiude: “L’unica valvola di sfogo del quartiere è ridotta così, aspettiamo le istituzioni”.
Il punto del III Municipio
Una situazione ben nota all’amministrazione locale, decisa a sbloccare la vicenda nel più breve tempo possibile. Matteo Zocchi, assessore all’Ambiente del III Municipio, ha incontrato la comunità di Casale Nei ad inizio marzo: “I cittadini hanno illustrato le criticità più urgenti del quartiere sulle quali chiedono un intervento tra le quali figura anche parco Amato”, dice a Roma H24.
Poi chiude: “L’area non è ancora di nostra competenza. Da parte del Municipio c’è il massimo impegno per cercare di risolvere la controversia e prendere in carico parco Amato per la cura e la manutenzione dello spazio. Con Paolo Marchionne, presidente del III Municipio, e di concerto con il Comune di Roma, stiamo cercando di sbrogliare una situazione complessa. L’obiettivo è far sì che l’area riprenda vita il prima possibile”.