7 Giugno 2021 - 10:50 . FuoriQuartiere . Cronaca
Blitz del Ros contro gruppo antisemita e razzista: 12 arresti
Blitz contro il gruppo “Ordine Ario Romano” da militanti di età compresa tra i 26 e i 62 anni, “stabilmente dedito alla pubblicazione sui social network di scritti, video e immagini dal contenuto razzista e discriminatorio, di ispirazione nazionalsocialista, antisemita e negazionista, nonché afferenti a tesi complottiste nei confronti del popolo ebraico”.
Il 7 giugno il Ros (Raggruppamento operativo speciale) con il supporto in fase esecutiva dei comandi provinciali dei carabinieri di Cagliari, Cosenza, Frosinone, Latina, L’Aquila, Milano, Roma e Sassari, ha eseguito una misura cautelare personale dell’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria, disposta dal Gip al Tribunale di Roma su richiesta della Procura della Repubblica, nei confronti di 12 indagati per i reati di associazione finalizzata alla propaganda e all’istigazione per motivi di discriminazione etnica e religiosa.
Le indagini, avviate nel novembre 2019, si collocano in una più ampia strategia di contrasto ai fenomeni estremistici a vocazione suprematista che la Procura della Repubblica di Roma sta svolgendo.
Sono state individuate in particolare due pagine Facebook e una community Vkontakte (il social network più diffuso in Russia) riconducibili alla sigla “Ordine Ario Romano”, oltre ad un gruppo WhatsApp denominato “Judenfreie Liga (O.A.R.)”.
Sono state registrate istigazioni alla violenza contro ebrei ed extracomunitari, nonché attività di pianificazione, ancora in uno stato embrionale, di una specifica azione ai danni di una struttura della Nato per mezzo di ordigni esplosivi artigianali confezionati attraverso istruzioni reperite sul web e con la collaborazione di alcuni militanti appartenenti a omologhi sodalizi stranieri, attivi in Portogallo.
Numerosi sono stati i post e i contenuti multimediali offensivi rilevati dal Ros, grazie al lavoro di ricerca svolto dal Reparto indagini telematiche, unità specializzata nelle investigazioni telematiche e web, che ha ricostruito la rete relazionale e le abitudini social del gruppo. Contestualmente alle misure cautelari, sono state eseguite numerose perquisizioni su tutto il territorio nazionale.