26 Settembre 2022 - 13:32 . Montesacro . Cronaca
Affluenza e voti: Matone alla Camera e Bongiorno al Senato, i dati del nostro Municipio
Il centrodestra vince anche nel nostro territorio. Se a livello nazionale a trionfare è Giorgia Meloni, con Fratelli d’Italia primo partito al 26% e la coalizione di centrodestra al 44%, è in linea: nel collegio uninominale della Camera U02, che comprende il III e IV municipio, la magistrata della Lega Simonetta Matone ha vinto di circa 4mila voti su Enzo Foschi del Pd. Alla prima sono andate il 35,91% delle preferenze contro il 33,67 del secondo. Manuel Tuzi del M5S ha ottenuto il 15,21%, mentre Fabio Dionisi del terzo polo il 9,66%.
“Grazie di cuore a chi ha creduto in me, a chi mi ha sostenuto, a chi mi ha dato fiducia. In Parlamento, sarò la voce di tutti quei cittadini che meritano di essere rappresentati dopo anni in cui sul territorio ascolto e confronto sono venuti meno. Il mio impegno sarà massimo e non vi deluderò” è il commento della neoeletta Matone.
Per quanto riguarda il Senato, nel collegio uninominale Lazio U03 (di cui fa parte il III Municipio) Giulia Bongiorno, candidata del centrodestra, ha sfiorato il 40% delle preferenze e ha staccato di oltre dieci punti l’assessore capitolino Andrea Catarci, al 29,8%. Giuseppe Cracchiolo del M5S ha preso il 16,4%, mentre Livia Pandolfi del Terzo polo è all’8,1%.
Per quanto riguarda l’affluenza, nel III Municipio ha votato il 66.99% degli aventi diritto, poco sopra alla media della città (65.33%).
Il day after esultano i rappresentanti del centrodestra, mentre il centrosinistra recita il mea culpa e auspica una immediata reazione in vista del prossimo appuntamento elettorale: le regionali.
Giordana Petrella, consigliera di Fratelli d’Italia in III Municipio, commenta: “Leggo molti post di ‘amici’ di sinistra giustamente amareggiati dal risultato politico: arrivano i ‘fasssisti’, ora ci toglieranno tutti i diritti, povere donne che non potranno più abortire, sprofonderemo nel Medioevo… Ma che film avete visto? State sereni, state tranquilli, lavoreremo bene anche per voi, volenti o nolenti. Nonostante i vostri insulti, la vostra arroganza, la vostra saccenteria, noi lavoreremo per tutti voi. È così, si chiama democrazia”.
Christian Raimo, assessore alla Cultura del III Municipio, è assai caustico: “È un risultato talmente aspettato che sembra una profezia che si autoavvera. Il Partito democratico, a partire dal suo segretario Letta, ha sbagliato tutto, fin dalla sua nascita ideologica: la delegittimazione della pregiudiziale antifascista (Violante 1996), l’abiura di ogni ideologia (Veltroni 2008), il liberismo incistato in ogni fibra (l’appoggio a Draghi). Il resto è farsa: smacchiare il giaguaro, gli occhi di tigre. Mentre un partitello che non esisteva, dichiaratamente neofascista, ha saputo fare egemonia, la spocchia con cui si è pensato di rivendicare una vocazione maggioritaria ignorando gli elettori, ha certificato il suicidio politico del progetto socialdemocratico con la più grande tradizione europea di sinistra”.