22 Febbraio 2022 - 12:06 . Montesacro . Cronaca
A via Monte Bianco l’omaggio delle istituzioni a Valerio Verbano. Marchionne: “Per noi è una guida”
di Marco Barbaliscia
Una corona di fiori nel luogo del delitto e un omaggio istituzionale per iniziare la celebrazione di una giornata diventata con il tempo un momento di aggregazione sul tema della giustizia sociale. Martedì 22 febbraio 2022 ricorrono i 42 anni dalla morte di Valerio Verbano, studente 18enne ucciso nella sua abitazione da un commando neofascista davanti agli occhi dei genitori Carla e Sardo.
Alle ore 10 i rappresentanti della Regione Lazio, del Comune di Roma e del III Municipio si sono ritrovati insieme ad alcuni cittadini in via Monte Bianco 114, luogo dove Valerio viveva ed è stato assassinato. Un momento di sincera commozione che ha visto la partecipazione di Massimiliano Valeriani (assessore all’Urbanistica della Regione Lazio), Tiziana Biolghini (consigliera comunale e delegata del sindaco in Città Metropolitana), Claudia Pratelli (assessora alla Scuola del Comune), Paolo Marchionne (presidente III Municipio) e Matteo Zocchi (assessore all’Ambiente).
Una corona di fiori in via Monte Bianco: le dichiarazioni della giornata
Luca Blasi di Astra ha preso parola dopo la deposizione della corona: “Carla, mamma di Valerio, teneva molto a questo momento perché voleva che le istituzioni tenessero vivo il ricordo del figlio, una delle vittime di un periodo storico particolare. Quest’anno una nuova generazione sta prendendo in mano questa ricorrenza e fa di Valerio una figura di nuovo attuale”.
Poi ancora: “Abbiamo costruito un percorso importante che ha portato anche a dei gesti concreti. Negli ultimi anni è stata risanata la palestra popolare dedicata a Valerio. Non è solo il ragazzo di 18 anni ucciso il 22 febbraio, ma è diventato una pratica di come fare politica nei territori stando al fianco della gente. Essere qui è un impegno”.
Pensieri e parole condivisi anche da Claudia Pratelli: “Ho vissuto un momento particolarmente emozionante per me. La storia di Valerio è parte di una memoria collettiva, antifascista e intergenerazionale, di cui sono e mi sento parte. Oggi ho avuto l’onore di esserci come assessora di Roma e ho pensato che le istituzioni devono parlare con atti concreti per tener aperto lo sguardo sulla memoria di quegli anni. Bisogna onorare la morte di Valerio e anche quella di Carla, la madre che fino all’ultimo ha cercato la verità senza trovarla”.
Continuare a ricordare la sua morte violenta, ha chiuso, “serve a fare della memoria un fatto presente, di uso pubblico e di impegno quotidiano. Proprio da quella memoria è nata una comunità che fa dell’antifascismo, dell’impegno sociale e culturale il suo cardine”.
L’intervento del presidente Marchionne
Paolo Marchionne, presidente del III Municipio, ha poi espresso un ricordo a Roma H24: “Ho conosciuto Carla di persona e so quanto teneva a questi momenti. Non potremmo darle la verità giudiziaria per cui tanto si è battuta, ma non manca mai l’idea di ricordare quegli anni tristi, la violenza fascista e la figura di Valerio”.
Dal punto di vista istituzionale, ha chiuso Marchionne, “questa giornata ci lascia il messaggio di implementare e sostenere il welfare dal basso e una rete dei servizi sociali nei quartieri. Tutti devono avere le giuste opportunità. Queste istanze erano le stesse che muovevano Valerio Verbano e per noi rappresentano una guida”.