2 Febbraio 2021 - 9:55 . Montesacro . Cronaca
“Piazza Sempione sarà il salotto di Montesacro”. Così Caudo difende il suo progetto
di Valerio Valeri
“Sul progetto non torno indietro, tutti sapevano della pedonalizzazione. Le accuse? Strumentali”. Giovanni Caudo non accetta le critiche che lo vedono nel mirino di diversi consiglieri – di opposizione e maggioranza – e di una parte della cittadinanza, per aver reso pubblico il restyling di piazza Sempione senza un precedente confronto pubblico. Roma H24 ha incontrato il mini sindaco, ex assessore all’Urbanistica del Comune ai tempi di Marino e futuro competitor alle primarie deil Centrosinistra. Un’occasione per ascoltare il punto di vista del principale sponsor di questa rivoluzione che coinvolge il centro nevralgico di Montesacro.
Presidente, sorpreso dalle polemiche?
“Sulla mancata condivisione, sì. Siamo stati noi a rendere pubblico il progetto e lo abbiamo fatto adesso perché il 14 dicembre abbiamo ricevuto dalle Sovrintendenze, capitolina e statale, tutti i vincoli e i limiti e possiamo discutere in modo costruttivo del progetto. Un progetto approvato da tutta la giunta il 2 novembre e dopo circa un anno e mezzo di elaborazione che ha visto anche la modifica di una prima versione del progetto. La pedonalizzazione di piazza Sempione era dentro il piano d’investimenti di Roma Capitale, approvato con il Bilancio il 23 dicembre 2019 e quando si è votato anche qui in Municipio nessun consigliere ha presentato emendamenti. Per realizzare il progetto abbiamo chiamato un professionista esterno, con una gara resa pubblica il 17 giugno e l’11 settembre abbiamo affidato il lavoro allo studio Bradaschia Srl. Perché adesso viene detto che lo abbiamo tenuto nascosto?”
Lei crede che il progetto sia stato strumentalizzato per altri motivi?
“Effettivamente tra poco si torna a votare e le opposizioni stanno sollevando questioni che mesi fa hanno taciuto, la delibera di giunta come ho detto è di due mesi fa e non hanno chiesto nessuna spiegazione fino a quando noi non lo abbiamo reso noto. Loro fanno campagna elettorale, io no. Anche perché se dovessi guardare solo ai miei interessi elettorali, la pedonalizzazione l’avrei tenuta in un cassetto lasciando l’incombenza a qualcun altro”.
Ci parli di più della pedonalizzazione.
“Negli ultimi tempi abbiamo fatto diversi sopralluoghi con le autorità competenti, i vincoli all’interno dei quali possiamo muoverci sono molti ma un margine di manovra c’è. La viabilità non verrà toccata, i posti auto che verranno aboliti sono una decina appena: il progetto prevede che ce ne siano 11 davanti alla farmacia di corso Sempione, 19 sulla piazza lato sud con 5 stalli per moto, 11 sul lato di via Monte Tesoro davanti all’ufficio postale, con i cassonetti che verranno spostati. Area taxi e autobus resteranno invariati”.
Perché non sono previsti alberi? È la domanda di molti cittadini.
“Perché non si può, lo ha detto la Sovrintendenza, che vuole vengano ripristinate solo le alberature già esistenti e rimosse in passato. Mentre riguardo alla madonnina, durante uno dei sopralluoghi con la sovrintendenza è emerso il suggerimento di spostarla per darle maggiore dignità. Oggi fa da spartitraffico ed è collocata in una posizione strana che risponde solo al raggio di curvatura delle auto, non è in asse rispetto alla piazza e neanche rispetto alle strade, è decentrata. In futuro sarà sul sagrato della chiesa, che verrà ampliato”.
Parliamo di tempistiche: quando partirà il cantiere?
“In tre o quattro mesi. Come detto, ora che conosciamo tutti i vincoli e i limiti posti dalla soprintendenza possiamo discutere in modo costruttivo del progetto, con tutti. Perché vorrei fosse chiara una cosa: riconsegnare una piazza civica così bella ai romani non è solo una questione limitata a Montesacro, ma coinvolge tutta Roma”.
Gli abitanti di Città Giardino temono una recrudescenza della cosiddetta movida selvaggia: cosa risponde?
“Vorrei separare i due discorsi. Questo progetto è di qualità, è ampio, tocca una piazza storica di Roma del quartiere di cui celebreremo così i 100 anni. Chi pensa che una città vuota sia più sicura, sbaglia. Lascio a loro questo modo di ragionare. Dall’inizio dell’amministrazione abbiamo fatto decine di incontri qui, con tutti gli attori in causa, incluse delegazioni di residenti che hanno potuto confrontarsi con le forze dell’ordine, i tecnici, i commercianti e tutto ciò che era possibile fare per contenere il disagio è stato fatto. Si paventava che Montesacro potesse trasformarsi in una piazza di spaccio, così non è stato, anche grazie alla collaborazione delle forze dell’ordine e degli esercenti. Questo progetto non è di proprietà di nessuno, non va ridotto a beghe di questo genere. Piazza Sempione diventerà il salotto di Montesacro, con i cittadini che ogni giorno si riapproprieranno di uno spazio pubblico. Per qualcuno questo è degrado, a me invece sembra che il degrado ci sia adesso, oggi, con la distesa di lamiere delle auto in sosta”.