28 Aprile 2022 - 10:23 . Cronaca
Zingaretti: “Il 13 maggio il piano per i fondi del Pnrr. E il car sharing per le case popolari”
Nei prossimi giorni partirà il car sharing nelle zone delle case popolari romane. Si comincia dai quartieri Ater della Garbatella. Lo ha annunciato il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, durante il convegno ‘Le ragioni del Pnrr’ organizzato a Roma sulla terrazza Civita e introdotto da Simonetta Giordani, Segretario generale di Associazione Civita, al quale hanno partecipato alcuni Governatori e Vincenzo Amendola, sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con la delega agli Affari europei.
Il car sharing fa parte di una serie di interventi tesi ad alleviare disagi e disuguaglianze aggravati dalla crisi pandemica, che riguardano soprattutto le fasce di popolazione economicamente più deboli.
Zingaretti ha reso nota una sorta di agenda delle scadenze relativamente all’utilizzo dei fondi europei: “Il 13 maggio presenteremo la nuova stagione della programmazione europea che porterà i fondi ordinari da 2,7 miliardi a 4,5, più i 6 previsti nel Pnrr e altre risorse ancora. Presenteremo quindi un piano possibile per i prossimi 5-6 anni di 17 miliardi di investimenti. Ora abbiamo questi 17 miliardi ma dico che serve grande attenzione – ha aggiunto Zingaretti – Perché se i soldi non sono spesi con una visione ideale e una visione di dove andare possono diventare una scusa per non affrontare i problemi. Ora bisogna fare di tutto affinché i ritardi non ci siano. La guerra, il costo dell’energia e quello delle materie prime sono già elementi che stanno facendo rivedere i progetti. Ma questo non deve essere una scusa per rimettere in discussione una pianificazione molto difficile organizzata a cavallo di due governi. Le condizioni ci sono tutte – ha concluso Zingaretti – e il Pnrr sembra aver capito i problemi: digitalizzazione, green economy e buon lavoro attraverso le buone imprese”.
Temi importanti, che possono cambiare il sistema-Paese. Nel confronto tra i Governatori e l’esponente del Governo nazionale, moderato dal direttore di Adn Kronos Gianmarco Chiocci, non sono mancati momenti di attrito. Il Governatore della Regione Lombardia, Attilio Fontana, ha sottolineato che “le regioni sono state bypassate: gran parte dei progetti vengono trattati direttamente dal Governo e dai Comuni. Per fare l’esempio della Regione Lombardia: su 9,5 miliardi che dovrebbero toccarci – ha detto Fontana – ne trattiamo direttamente 2 di cui 1,2 miliardi destinati all’edilizia sanitaria (la realizzazione di ospedali e delle case di comunità), un’altra parte destinata all’ammodernamento dei nostri treni e del materiale ferroviario e un’altra piccola parte all’housing sociale”.
Altro tema emerso, quello della polarizzazione dei fondi: “Noi stiamo al centro del Paese – ha detto la presidente dell’Umbria, Donatella Tesei – e siamo schiacciati dalla ripartizione dei fondi tra nord e sud. Eppure le nostre zone appenniniche, alcune delle quali colpite dal terremoto, abbiamo bisogno più di tutti di interventi infrastrutturali che riguardino soprattutto strade e ferrovie”. Per il presidente della Regione Sicilia, Nello Musumeci, i tempi di attuazione del Pnrr vanno dilatati: “Il Pnrr va necessariamente rinegoziato con Roma e Bruxelles, non del tutto, ma per ammortizzare gli effetti negativi del tempo di guerra e dell’economia bellica. Non dico di ritardare di 10 anni il collaudo delle opere – ha detto Musumeci – ma di valutare se non sia il caso di passare dal 2026 al 2028. E questo non è solo un problema della Sicilia”.
La risposta di Vincenzo Amendola, sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con la delega agli Affari europei, è stata immediata: “A Musumeci dico: sul Pnrr teniamo questa tempistica. Sui tempi mi dispiace. Si sta lavorando, invece, sul tema dell’energia per mitigare gli effetti negativi cui stiamo assistendo”.