8 Dicembre 2021 - 11:12 . Cronaca
Villa Ada, Regeni abbraccia Zaki nel nuovo poster di Laika: “Ci siamo quasi”
Giulio Regeni torna ad abbracciare Patrick Zaki, in una rielaborazione dell’iconica opera sullo stesso muro in cui era apparsa la prima volta nel 2020. Nella notte tra il 7 e l’8 dicembre, infatti, la street artist Laika è tornata a Villa Ada, all’ingresso di via Salaria, dove si trova la sede dell’ambasciata d’Egitto, per affiggere un nuovo poster con gli stessi protagonisti della sua prima opera nel parco.
Zaki però questa volta non indossa più la divisa da carcerato, è vestito con giacca e camicia, ma è sempre protetto dall’abbraccio di Giulio Regeni che gli dice: “Ci siamo quasi”, e lo studente gli chiede di stringerlo ancora. Davanti ai due, poi, viene raffigurata in giallo la parola araba “innocente”. “Patrick è uscito ieri (martedì 7 dicembre, ndr) dal carcere in cui era rinchiuso dal febbraio 2020. Non è ancora formalmente libero ma è sicuramente un passo avanti importantissimo – ha dichiarato Laika – Adesso dobbiamo tenere l’attenzione ancora più alta. Zaki deve essere scagionato da tutte le accuse e tornare definitivamente libero”.
E così, proprio in quel punto dove tante volte, per oltre un anno, si sono ritrovati gli attivisti di Amnesty International per chiedere la liberazione del ricercatore, ora c’è, finalmente, la testimonianza di un importante passo avanti in questa battaglia.
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