20 Marzo 2025 - 15:13 . Cronaca

Vigne Nuove, gli studenti del quartiere ripensano il territorio. Prosegue il progetto di rigenerazione urbana

Vigne Nuove
Vigne Nuove

Un Vigne Nuove ripensato, rimodulato, moderno e a disposizione dei cittadini. Sono ormai entrati nel vivo i workshop del progetto We-Z, un processo triennale di rigenerazione urbana coordinato dal III Municipio insieme al dipartimento di Architettura dell’università Roma Tre che trasformerà l’area attraverso la valorizzazione del suo patrimonio culturale, naturale, urbano e umano.

Come sarà la piazza di Vigne Nuove? Oggi è un lastricato di mattonelle senza una particolare qualità e senza manutenzione, con infiltrazioni d’acqua verso i garage e senza luci. I ragazzi delle scuole Donato Bramante, Carlo Matteucci e Cristoforo Colombo, insieme ai ragazzi del Tsmree dell’Asl e a quelli del Polo Lumiere, con alcuni giovani del quartiere stanno ridisegnando insieme all’Ater uno scenario diverso.

Lo stesso avviene per le insule del nuovo progressive Parc che sarà realizzato ex novo nell’area oggi abbandonata di via De Curtis. Su questi temi si stanno impegnando i ragazzi con l’aiuto dei partner, il workshop finale consentirà di capire come lo studio del nostro corpo e del suo movimento possa contribuire a lasciare un segno nel cambiamento del quartiere.

Organizzati nei locali da poco aperti al pubblico del Living Lab e presso i Casali di Faonte, gli incontri proseguiranno fino all’estate.

I partner del Municipio Roma III coinvolti nei workshop e più in generale nel progetto We-Z sono la Soprintendenza speciale Archeologia Belle Arti e Paesaggio di Roma, che gestisce il sito archeologico dei Casali di Faonte nell’area di Vigne Nuove; l’agenzia sanitaria locale (Asl1) che include entità altamente diversificate come il dipartimento Multispecialistico di salute mentale e riabilitativa dell’età evolutiva e il Museo Laboratorio della Mente; Ater Roma, cruciale per ampliare le collaborazioni tra diverse istituzioni nell’area.

L’università Roma Tre integra queste realtà, assumendo il coordinamento scientifico del progetto. Si aggiungono inoltre imprese sociali e cooperative, quali Parsec Coop e Parsec Agri Culture, entrambe dedicate al lavoro sociale; piccole imprese quali OZ – Officine Zero, focalizzata sul riciclo e riuso dei materiali; Futurecologies, che collega arte con nuove ecologie e impegno civico; Avanzi, impresa che supporta processi di innovazione sociale; Solidarius, micro-impresa che implementa attività per il coinvolgimento della comunità per lapertura del Living Lab, in particolare per il coinvolgimento delle scuole e accompagna le idee imprenditoriali e associative proposte dalla comunità locale.

Al progetto partecipano, inoltre, associazioni culturali come ArteStudio, che lavora sulla cultura e l’inclusione sociale attraverso arti performative.