12 Ottobre 2021 - 12:01 . Cronaca

Via l’insegna dal bar Moccia a Tor Bella Monaca: il locale tornerà all’Ater

La rimozione dell'insegna del bar Moccia
La rimozione dell'insegna del bar Moccia

 Il bar Moccia in via Giovanni Castano, a Tor Bella Monaca non esiste più. Il locale riconducibile storicamente all’omonimo clan criminale, questa mattina, martedì 12 ottobre, è stato liberato dalla polizia locale e dai carabinieri. L’insegna è stata tolta e la serratura cambiata perché al locale è stata revocata la licenza. Il bar Moccia sarebbe solo il primo di una lista di 12 bar che subiranno, a breve, la stessa sorte: revoca della licenza definitiva e sgombero irrevocabile dei locali.

Un nuovo metodo di contrasto a questi fenomeni criminali fortemente voluto dal prefetto di Roma, Matteo Piantedosi. È quanto apprende l’agenzia Dire dalla Prefettura. Il nuovo “metodo” è stato messo a punto all’inizio dell’anno, quando Piantedosi ha “rivitalizzato” una vecchia norma contenuta nel Dpr (Decreto del presidente della Repubblica) 616 del 1977, che permette la revoca definitiva della licenza.

In pratica, dopo aver verificato come le sospensioni della stessa fino a 30 giorni non sempre restituivano la dovuta aderenza agli obiettivi finali, Piantedosi ha riattivato questa procedura prevista per casi che evidenziano gravi criticità legate alla delinquenza, come lo spaccio di stupefacenti, dopo precise e ripetute valutazioni da parte delle forze di Polizia. La revoca della licenza, nello specifico, viene chiesta dal Prefetto al sindaco, anche se nel caso specifico di Roma a formalizzarla sono i Municipi.

Il bar Moccia, dunque, sulla base di questa norma è stato prima raggiunto dalla revoca definitiva della licenza, primo tra tutti i 12 locali oggetto di provvedimenti analoghi, e oggi dallo sgombero. Si è chiuso un cerchio e oggi il bar è stato cancellato definitivamente dal quartiere. Contestualmente il locale è stato riconsegnato all’Ater. Presto seguiranno gli sgomberi di altri locali la cui licenza è stata già revocata grazie alla stessa norma, a partire – secondo quanto riferisce la Dire – dal bar Swami e il bar Dalila.

Azioni che, secondo la Prefettura di Roma, non sono solo colpi inferti alla criminalità organizzata ma anche atti fortemente simbolici e parti integranti di una strategia più complessiva della Prefettura di Roma che mira a rafforzare la percezione della presenza dello Stato in luoghi gestiti per anni da clan malavitosi.

“Bene rimozione insegna Bar Moccia a Tor Bella Monaca – scrive la sindaca di Roma, Virginia Raggi, su Twitter –. Il locale era stato sequestrato mesi fa perché ritrovo di criminali. Ringrazio Prefettura e forze dell’ordine. Le istituzioni unite vincono. Dopo Casamonica ora il clan Moccia, a Roma battaglia per la legalità deve andare avanti”.

Esulta anche il presidente della Regione, Nicola Zingaretti: “Grazie agli uffici della Regione Lazio e ad Ater che in tutta Roma sta lavorando per ripristinare la legalità e le regole. Ora, come abbiamo fatto con le ville confiscate ai Casamonica alla Romanina, anche questi locali ospiteranno cultura e servizi: lo decideremo con la partecipazione dei cittadini. Avanti!”.