È stato attivato il sistema di screening anti-Covid a tappeto sui 133 passeggeri che si trovavano a bordo del volo proveniente dal Sudafrica e atterrato a Fiumicino, su cui viaggiava anche il primo paziente italiano contagiato con la variante Omicron.

L’assessore alla Sanità della Regione Lazio, Alessio D’Amato, aveva subito chiesto Ministero della Salute “di avere a disposizione i nominativi delle liste di imbarco dei residenti nel Lazio che siano entrati in Italia attraverso lo scalo Internazionale di Fiumicino negli ultimi 15 giorni dalle zone interdette (Sudafrica, Lesotho, Botswana, Zimbabwe, Mozambico, Namibia, Eswatini, ndr)”. Una volta ottenuti i dati, la Regione ha subito provveduto ad attivare lo screening con tamponi molecolari.

Sulla pericolosità della variante Omicron, come riporta l’AdnKronos, si è espresso il professor Franco Locatelli, coordinatore del Comitato tecnico scientifico: “Non è chiaro ad oggi se questo ceppo avrà maggior capacità di provocare malattia grave  – spiega Locatelli –. Ma l’attenzione deve essere mantenuta al livello più elevato”.