2 Marzo 2022 - 19:10
Ucraina, il dolore di una studentessa Sapienza: “Non mangio, non bevo, la mia vita si è fermata”
“Sono ucraina, sono una studentessa de ‘La Sapienza’, vivo in Italia da 13 anni, e giovedì scorso la mia vita si è fermata, quando Putin ha attaccato il mio Paese. Non posso più ascoltare musica, non leggo i libri, non mangio, non bevo, non mi diverto, non dormo, perché passo tutto il tempo a leggere le notizie dal mio Paese“.
Sono le parole di Anna, studentessa ucraina dell’Università di Roma ‘La Sapienza’, pronunciate alla manifestazione per la pace organizzata dalle università del Lazio mercoledì 2 marzo. “Notizie brutali, terribili, che fanno paura – ha aggiunto –. La mia famiglia si trova in Ucraina. Mia sorella maggiore è stata per sette giorni nella metropolitana di Kharkiv, città che ha più di 50 università, con studenti come noi. Ho saputo che finalmente è riuscita a scappare con suo figlio verso la Polonia. Ma i miei amici e altri miei familiari sono tutti lì, e vorrei essere con loro“.
È seguito un lungo applauso del pubblico. “Voglio parlare anche del mio popolo – ha detto poi la studentessa – che è molto coraggioso, di militari che stanno fermando la seconda potenza militare al mondo, della gente civile che ferma i carri armati senza armi, la gente che protegge le proprie città, perché noi ucraini siamo un popolo libero. Vogliamo vivere nel nostro Paese, parlare la nostra lingua e amare i nostri vicini. Putin è un assassino, sta uccidendo i bambini, sta uccidendo i civili, quello che fa è illegale”.