22 Marzo 2023 - 11:40
“Truffe romantiche” sui social, arrestate 8 persone. Un finto ufficiale americano ha adescato 32 vittime
Si presentava sui social come una persona affascinante e carismatica, in realtà erano profili fake utilizzati per estorcere denaro a povere vittime ignare.
La polizia di Stato di Roma ha arrestato otto persone con l’accusa di truffa aggravata, riciclaggio e sostituzione di persona. Le indagini condotte dagli investigatori del centro operativo per la sicurezza cibernetica di Roma hanno scoperchiato un sistema di “truffe romantiche” a danno di persone fragili.
La tecnica è sempre la stessa: i truffatori utilizzano profili social falsi, spesso presentandosi come personaggi affascinanti e rassicuranti, con l’obiettivo di instaurare un rapporto con le vittime fino a indurle a credere a una relazione sentimentale. Guadagnata la fiducia e la confidenza delle vittime, i criminali fanno richieste di denaro, utilizzando le scuse più disparate. Le richieste diventano sempre più frequenti e la vittima, imprigionata in una relazione a distanza, fatica a rendersi conto, e spesso ad accettare di essere vittima di una truffa.
Questa indagine scaturisce dalla denuncia di una signora, contattata su Facebook da tale “Larry Brooks”, sedicente ufficiale dell’esercito statunitense, di stanza in Siria, con la foto profilo raffigurante un uomo di mezza età. Tra i due si instaurava una specie di relazione sentimentale tanto che la vittima, credendo alla promessa di un futuro insieme, si convinceva ad effettuare diversi bonifici per consentire all’uomo di far fronte alle difficoltà economiche che gli impedivano di congedarsi e giungere finalmente in Italia.
Per rendere più verosimile la truffa architettata, i criminali si spingevano a creare fittizie identità di studi legali che confermavano, utilizzando comunicazioni via mail, le esigenze e urgenze economiche di Larry Brooks. I primi accertamenti effettuati in rete e sui flussi finanziari confermavano i sospetti che avesse mietuto molte vittime, e truffato decine di donne. Nel corso delle indagini sono emerse ben 32 vittime accertate con un provento illecito di circa 400mila euro nel periodo dal 2018 al 2021.
In relazione al quadro indiziario emerso, la Procura della Repubblica di Roma ha contestato il concorso in truffa, aggravata dall’aver approfittato delle condizioni di minorata difesa delle vittime e dalla transnazionalità del reato, nonché il reato di riciclaggio dei proventi del reato.
Agli indagati è stato contestato anche il reato di sostituzione di persona: Larry Brooks è persona realmente esistente negli Usa e la foto utilizzata nei profili falsi è di un avvocato statunitense che ha presentato denuncia alle autorità americane.