11 Marzo 2022 - 18:21 . Cronaca
Smaltimento illecito di rifiuti pericolosi a Roma, coinvolte 30 attività. Tre denunce
Una ramificata filiera illegale, dalla produzione allo smaltimento di rifiuti speciali e pericolosi, con annesso deposito non autorizzato, è stata scoperta dalla polizia locale di Roma Capitale, a seguito di un’ articolata attività d’indagine, iniziata nel mese di novembre del 2021.
Sono tre al momento le persone denunciate e circa trenta le attività imprenditoriali, tra officine, carrozzerie e simili, collocate in varie zone della città e coinvolte nell’indagine. Sono ancora in corso ulteriori accertamenti. Dopo mesi di osservazioni e pedinamenti, gli agenti del Nad (Nucleo Ambiente e Decoro) sono risaliti ad alcuni soggetti, tutti cittadini italiani dai 30 ai 50 anni circa, coinvolti in una rete illegale dedita al traffico dei rifiuti, in particolar modo al recupero, trasporto e smaltimento di parti derivanti da lavorazioni meccaniche, di officine e carrozzerie, quali sportelli, cofani motori, marmitte, radiatori, dischi freno, tubi di scappamento pneumatici e parti di motori non bonificati.
Le indagini sono scattate dopo aver intercettato un uomo che, a bordo di un autocarro, recuperava materiali di scarto in officine, carrozzerie e gommisti, per poi smaltirli in modo illecito. Da qui i primi accertamenti, che hanno fatto emergere una fitta rete criminale di smaltimento dei rifiuti, che venivano poi depositati, in modo incontrollato e del tutto abusivo su un terreno di circa 2500 metri quadri sito nel IX Municipio.
Il materiale veniva accatastato alla rinfusa, con conseguente sversamento di liquidi altamente inquinanti nel terreno. Il tutto avveniva con il favore del gestore dell’area, anch’esso denunciato. Gli agenti hanno sequestrato l’area e 40 veicoli, perlopiù carcasse non bonificate dei loro componenti pericolosi e utilizzate come deposito di rifiuti di vario genere.