4 Febbraio 2022 - 17:52 . Cronaca
I 100 giorni di Sinistra civica ecologista. Catarci: “Roma riparta dai Municipi”
La giunta Gualtieri punta a rompere col passato, a partire dai Municipi. Un cambio di passo di cui si è parlato in occasione della conferenza stampa di Sinistra civica ecologista dal titolo “TrasformAZIONI”, occasione per ripercorrere i primi 100 giorni di governo e lanciare una tre giorni di iniziative (4-5-6 febbraio) nelle strade e nelle piazze della città.
È ancora presto per tirare le somme sui traguardi di Roberto Gualtieri, ma nei primi cento giorni ha puntato tutto sulla cura del verde urbano, la promozione dell’ottica di genere, l’inversione di rotta sulla gestione del patrimonio pubblico e il sostegno al decentramento e alla partecipazione civica.
Tra le priorità in agenda figura appunto il decentramento amministrativo che conferirebbe maggior potere ai Municipi, interpretando anche il desiderio dei cittadini. Secondo un’indagine presentata da Sinistra civica ecologista, il 43,8% dei romani ritiene infatti che i municipi dovrebbero avere più potere.
“Abbiamo strappato la città alle destre e al populismo. Questi primi 100 giorni hanno fatto un cambio di passo ma non siamo ancora contenti, ora deve aprirsi una seconda fase. Per questo il 4, 5 e 6 febbraio apriremo 5 tavoli tematici in tutti i Municipi per ricostruire un nesso con i cittadini, ma soprattutto con le periferie e i quartieri popolari. Questa tre giorni è una presa di coscienza per rilanciare il movimento di SCE sui territori”, ha affermato Amedeo Ciaccheri, presidente del Municipio VIII e portavoce di Sinistra civica ecologista, in conferenza stampa.
“Tra una settimana chiuderanno i primi 100 giorni del sindaco Gualtieri e possiamo dire che sono stati un buon inizio – ha commentato Andrea Catarci (SCE), assessore capitolino al Decentramento, nel corso della presentazione –. Abbiamo costruito un protagonismo importante, mettendo alla prova la nostra rete territoriale: a partire dall’approvazione di un buon documento di bilancio a vantaggio di scuole e politiche sociali, come conseguenza di un aumento di investimenti, mentre dicembre proveremo ad affrontare il nodo critico della vecchia amministrazione, la capacità di investimento per rimettere in moto la città intera. C’è un letargo preoccupante di alcune parti importanti della città, come la programmazione e la progettazione. Ora dobbiamo ricucire il rapporto dei cittadini con la città, ridurre le disuguaglianze e accreditare le diverse soggettività della città che parlino al mondo, Roma deve avere quest’ambizione”.
Il Comune riparte dai Municipi
La scommessa del Campidoglio è una strategia inclusiva, che favorisca la comunicazione tra i singoli Municipi e il Comune, ma soprattutto tra cittadini e la politica locale.
Il primo strumento per riavvicinarsi ai territori è un’indagine che Sinistra civica ecologista ha commissionato in questi mesi per tastare il sentiment dei romani e interpretare le loro esigenze. Il 79,3% di loro ritiene che bisogni ripartire dalla raccolta dei rifiuti, il 50,2% dalla cura delle strade e il 37,1% da nuove infrastrutture per tram e metropolitane. Il 18,1% dei cittadini vorrebbe inoltre un impianto di trattamento dei rifiuti nel proprio quartiere.
“Lo sforzo ora sarà stare nei territori, riallacciare un nesso e recuperare la fiducia dei cittadini nei confronti delle istituzioni – ha commentato la consigliera capitolina SCE, Michela Cicculli – “Lo stiamo facendo lanciando dei progetti nei singoli Municipi, come nel IX con la creazione di comunità energetiche di quartiere, oppure gli emendamenti sull’abbattimento delle barriere architettoniche e quello sul recupero del Parco di Centocelle”.
Aree verdi decentralizzate e Ama Municipali
Uno degli obiettivi a cui punta il nuovo assessorato è il decentramento delle aree verdi al di sotto dei 20 metri quadri, prima di competenza comunali, con la gestione diretta dei Municipi.
Andrea Catarci ha confermato poi che l’assessorato sta perseguendo la realizzazione di Ama municipali. “Il nuovo regolamento Ama municipale sarà varato dal 10 di febbraio e punterà in due direzioni principali: varare il bilancio a budget a disposizione dei singoli Municipi, dove una volta stabilita con il Comune la somma da trasferire si lasci ai Municipi l’autonomia di decidere come spendere, e la creazione di tavoli con diverse aziende pubbliche, come Ama, Atac, Acea e la polizia locale, per introdurre sedi istituzionali dove i Municipi possano annodare i loro indirizzi per le politiche territoriali. Cosa non praticabile per i regolamenti attuali”.
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