16 Ottobre 2022 - 15:15 . Cronaca
Shoah, al Tempio Maggiore le commemorazioni dei 79 anni del rastrellamento al Ghetto ebraico di Roma
Il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri e il vicepresidente della Regione Lazio, Daniele Leodori, insieme alla presidente della Comunità ebraica di Roma, Ruth Dureghello, hanno partecipato stamattina alla deposizione congiunta di una corona di alloro da parte della Regione Lazio, di Roma Capitale e della Città metropolitana e di una corona della Comunità ebraica di Roma in ricordo del rastrellamento e della deportazione degli ebrei romani per mano nazifascista del 16 ottobre 1943. Alla commemorazione, svoltasi all’esterno del Tempio Maggiore, era presente anche il rabbino capo di Roma, Riccardo Di Segni, insieme ai rappresentanti dell’Anpi e dell’Associazione nazionale deportati.
Il rastrellamento del 16 ottobre del 1943, ha commentato Gualtieri al termine della cerimonia, “è uno degli eventi più tragici della storia d’Italia, una barbarie inaudita verso cittadini italiani deportati e uccisi per il solo fatto di essere ebrei per una decisione pianificata della Germania nazista. L’orrore del nazifascismo mostra qui il suo picco: furono ore tragiche con persone strappate dalle loro case, famiglie intere messe sui treni e poi portate nelle camere a gas con una freddezza e violenza che spaventa ancora oggi. È un dovere per noi e per tutte le istituzioni tenere viva la memoria tenacemente e costantemente, perché queste sono macchie della storia che devono essere ricordate affinché questo orrore non si ripeta mai più e si sviluppi sempre più un senso civico contro l’antisemitismo, la violenza e il razzismo. Roma farà tutto il possibile per tenere viva la memoria”.
Una giornata ancora più carica di significato dopo il discorso di Liliana Segre in Senato. Il suo discorso, ha sottolineato ancora il sindaco, “rappresenta un grande patrimonio morale e civico per tutto il Paese. Ricordiamo i principi e i valori della nostra Costituzione nata dall’antifascismo e dalla guerra di Liberazione che ha sconfitto la barbarie nazifascista, che aveva gettato una macchia sull’Italia con le leggi razziali e il censimento degli ebrei realizzato da Mussolini che fu utilizzato per individuare scientificamente tutti gli ebrei da deportare, più di 1.200”.
Per Leodori “momenti come quello di stamattina sono importantissimi, è fondamentale ricordare per non dimenticare. Credo che il 16 ottobre sia davvero sentita da tutti come la vera giornata della Memoria italiana, una memoria condivisa e credo sia giusto celebrarla con profonda riflessione e sincera commozione come si è visto oggi”, ha aggiunto il vicepresidente della Regione.
E Dureghello: “Un anniversario importante quello del rastrellamento degli ebrei dalla città di Roma, perché fu proprio in tutta la città che li andarono a prendere strappandoli alle loro case e ai loro affetti”, ha ricordato Dureghello. “A distanza di tanti anni ancora più significativo è ricordare non soltanto la memoria, ma l’efferatezza e la tragicità di quella razzia che fu compiuta dalle truppe naziste accompagnate dai fascisti che vollero privare quelle persone della dignità e della vita dopo averle oppresse e sacrificate con le leggi razziste. Questo anniversario diventa significativo e importante, come è stata significativa la presenza delle istituzioni anche quest’anno al nostro fianco”, ha concluso la presidente della Comunità ebraica di Roma.