5 Novembre 2022 - 18:47 . Cronaca
Sciopero del trasporto pubblico: venerdì 11 si fermano bus, tram e metro
Si ferma il trasporto pubblico. Venerdì 11 novembre saranno a rischio autobus, linee metro e tram per lo sciopero indetto dalle sigle sindacali Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti e Ugl Ena. Lo sciopero è in programma dalle 8.30 alle 12.30.
Le motivazioni sono per le “palesi divergenze” che “permangono nella loro totalità” nei rapporti industriali con Atac. Il tentativo di conciliazione dello scorso 26 settembre ha “solo evidenziato — comunicano i sindacati — la mancata volontà da parte dell’azienda di trovare risposte concrete ed esaustive ai temi oggetto della vertenza”. Che sono ben 23.
Si va dal mancato completamento del piano assunzioni, alla mancata applicazione degli accordi di sperimentazione dei nuovi carichi di lavoro degli “operatori di esercizio” per la rimessa di Grottarossa, la reiterata mancata concedibilità di ferie “con evidenti aumenti del pregresso e mancato recupero psico-fisico del personale”, carenze di organico strutturale e turni di lavoro gravosi e difformità nell’assegnazione per gli operatori di esercizio, passando per il mancato confronto e comunicazione circa l’allocazione di tutto il personale ed in particolare dei nuovi autisti assunti con contratto a tempo determinato “nonché dei relativi trasferimenti del personale”, difformità nell’applicazione degli accordi sulla ricollocazione del personale operativo che perde condizioni psicofisiche a causa di malattia o infortunio sul lavoro.
E ancora la mancata concertazione riguardo le attività del personale operativo direzione metro C, mancata convocazione riguardo “la drammatica situazione della Roma-Centocelle”, corsi di formazione “coercitivi attuati anche fuori orario di lavoro o in modalità autodidatta che riguardano anche la sicurezza di esercizio”, mancato seguito agli accordi sottoscritti relativi all’articolazione oraria e flessibilità per il personale amministrativo e sul lavoro agile, la riorganizzazione della centrale infomobilità e individuazione di personale da destinare senza un confronto preventivo con i sindacati, problematiche legate alle forti carenze di organico in tutte le “aree operative” operatori di superficie metro A/B, personale Metro C, operatori di manutenzione “con pesanti ricadute sui carichi di lavoro, concessione di ferie e riorganizzazione delle attività lavorative”.