18 Febbraio 2022 - 7:28 . retesociale
San Pietro, Il cibo per i senzatetto preparato su un furgone. I volontari: “Abbiamo messo le ruote alla cucina”
Una cucina su ruote per i senzatetto del nostro territorio, e non solo. La fondazione Progetto Arca lancia il servizio della “Cucina Mobile”, già attivo, per distribuire pasti caldi ai bisognosi che dimorano nelle strade dei Municipi I e XV.
Le unità di strada di Progetto Arca distribuiscono cibo alle persone senza dimora della zona di San Pietro da oltre dieci anni; negli ultimi mesi i volontari hanno operato utilizzando mezzi propri, mentre ora con l’arrivo della cucina mobile, con fornelli, forno e bollitori a bordo, si migliora e potenzia il servizio per raggiungere quante più persone possibili. L’iniziativa è stata presentata in via della Conciliazione.
“Da un giorno all’altro le persone in strada si sono trovate sole — spiega Alberto Sinigallia, presidente di Progetto Arca —, senza la rete di supporto a loro conosciuta e necessaria per sopravvivere. Per la prima volta abbiamo incontrato persone senzatetto che non mangiavano da giorni. Da qui la decisione di non chiuderci in casa ma di inventarci qualcosa per star loro vicino. Abbiamo allora messo le ruote alla cucina: i senzatetto non potevano recarsi a una mensa e siamo andati noi da loro”.
“Questa cucina mobile è una bella notizia per la città di Roma — commenta l’assessora alle politiche Sociali e alla salute di Roma, Barbara Funari, una nuova modalità ‘trendy’ di food truck per portare il ristorante a chi non ha la possibilità di andarci. Proprio in questa piazza Papa Francesco ha affermato che ‘siamo tutti sulla stessa barca e nessuno si salva da solo, ma dobbiamo remare tutti insieme’. Partiamo da un pasto, un primo contatto per aiutare le persone fragili a riprendere una vita normale. Ringrazio la fondazione Progetto Arca per questo servizio innovativo e speriamo di riuscire a replicare questo modello e a fare rete anche con le altre associazioni”.
Presente all’inaugurazione anche il cantante Leo Gassman che ha detto che “i giovani devono essere coinvolti di più e portati a conoscenza delle tante realtà di volontariato”.