25 Ottobre 2021 - 18:20 . Cronaca

Roghi di auto e cassonetti all’Esquilino: piromane incastrato dalle ciabatte

Il piromane, riconosciuto dalle ciabatte
Il piromane, riconosciuto dalle ciabatte

È stato incastrato grazie alle ciabatte che indossava il piromane che, nella notte tra il 16 e il 17 ottobre, ha appiccato ben tre incendi: in piazza Manfredo Fanti, via Carlo Cattaneo e Via Filippo Turati, rispettivamente ad alcuni suppellettili lasciati lungo la facciata di un condominio, un’autovettura, uno scooter e, infine, ad alcuni cassonetti dell’immondizia.

A seguito di un’accurata indagine, i carabinieri hanno raccolto numerosi indizi di colpevolezza a carico dell’uomo, un cittadino del Togo di 26 anni, già colpito da un decreto di espulsione dal territorio nazionale. La vera svolta nelle indagini, però, è arrivata quando i carabinieri, martedì 19 ottobre, sono intervenuti in piazza Manfredo Fanti, per un “danneggiamento seriale” su ben nove automobili a cui era stato infranto il lunotto posteriore con una mazza, ad opera di un uomo la cui descrizione era perfettamente sovrapponibile all’autore degli incendi.

Poco dopo, i carabinieri hanno rintracciato il 26enne, riconosciuto grazie all’inconfondibile particolare delle calzature indossate, ovvero un paio di ciabatte con striscia nera e fibbia riflettente, lo hanno perquisito e trovato in possesso di un accendino che è stato sequestrato. L’uomo è stato sottoposto a fermo di indiziato di delitto per il reato di incendio doloso.

Il 26enne è stato portato al carcere di Rebibbia a disposizione dell’Autorità Giudiziaria, dove, dopo la convalida del fermo, è rimasto. La notizia dell’arresto dell’uomo è stato accolto con grande soddisfazione dai residenti del quartiere in quanto gli incendi e il danneggiamento delle auto in sosta aveva avevano creato un preoccupante stato di allarme. Anche l’Ama ha voluto ringraziare, in una nota, i carabinieri: “Quello dei cassonetti bruciati è un atto criminoso che, oltre a danneggiare gravemente l’ambiente, mette a rischio la sicurezza dei cittadini generando pesanti aggravi economici per l’azienda che ricadono sulla collettività – spiega l’Ama –. È di fondamentale importanza il controllo assiduo sul territorio da parte delle Forze dell’Ordine che, come in questo caso, ha portato ad individuare l’autore di questo gesto vandalico”.