15 Aprile 2022 - 12:46 . Cronaca

Roberto Gualtieri al Quadraro: “Doveroso commemorare il rastrellamento”

Roberto Gualtieri al Quadraro (foto Agenzia Dire)
Roberto Gualtieri al Quadraro (foto Agenzia Dire)

“In ricordo perenne del rastrellamento del Quadraro da parte delle truppe nazifasciste. Nella speranza che tutto questo non debba più accadere”. Così recita la targa posta il 17 aprile del 2001 a largo Quintili dove questa mattina, venerdì 15 aprile, si è recato il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, per porre una corona di alloro insieme a Massimiliano Valeriani, assessore alle Politiche abitative della Regione Lazio, Mauro Caliste, presidente del V Municipio e Francesco Laddaga, presidente del VII Municipio.

Sono passati 78 anni da quel 17 aprile del 1944 quando circa 680 residenti del quartiere vennero rastrellati durante l’operazione Balena, delle truppe tedesche, per essere deportati nei campi di concentramento nazisti. L’operazione militare venne decisa perché il Quadraro era noto come covo di partigiani e oppositori al regime, ma soprattutto perché, come ha ricordato Gualtieri, “mentre gli americani erano bloccati ad Anzio qui si organizzava la Resistenza anche con delle azioni di sabotaggio delle linee tedesche”. Dopo aver deposto la corona di alloro la delegazione si è diretta verso il parco di Monte del Grano, oggi rinominato Parco ’17 aprile 1944′. Lì il sindaco Gualtieri ha deposto un’altra corona di alloro ai piedi del monumento dedicato ai deportati del Quadraro.

“Siamo qui oggi per ricordare un episodio importantissimo: il rastrellamento del Quadraro – ha ricordato Gualtieri –. Una tragedia della seconda guerra mondiale avvenuta durante l’occupazione nazifascista, ma anche dell’epopea della Resistenza e della lotta della Liberazione. È importante coltivare la memoria, tramandarla e soprattutto quando le testimonianze dirette via via scompaiono è doveroso mettere al centro della nostra memoria pubblica episodi così fondativi per Roma e per l’Italia come Repubblica democratica antifascista basata sulla Resistenza. Il ricordo di oggi assume un significato ancora più forte perché siamo in presenza di una guerra, di un’aggressione militare da parte della Russia nei confronti dell’Ucraina”.

L’orrore del rastrellamento del Quadraro è raccontato anche nel volume di Typimedia Editore “La Storia del Quadraro”.