“Grazie di cuore a tutti coloro che ci hanno aiutato questi giorni. Chiediamo ora di rispettare il nostro dolore”. Poche parole, cariche d’affetto, per ringraziare tutti coloro che in questi giorni si sono impegnati nelle ricerche di Giovanni Manna. Il figlio, Matteo, le ha scritte sul suo profilo Facebook, poco dopo aver ricevuto la notizia peggiore: il corpo trovato senza vita nel pomeriggio di sabato 20 novembre al parco dell’Insugherata era davvero quello di suo padre.

Giovanni Manna, 73 anni, soffriva di Alzheimer e si era allontanato dall’ospedale Gemelli la notte del 16 novembre. Ora si indaga per capire cosa sia accaduto nelle ore dopo la sua scomparsa.