19 Maggio 2023 - 15:42 . Cronaca
Riaperto il caso del collezionista di ossa della Magliana. Dai resti ricostruito il volto di una donna
Le moderne tecniche forensi riaprono uno dei cold case di Roma. Come riporta il Corriere delle Sera, a firma di Fabrizio Peronaci, il giallo sul collezionista di ossa della Magliana potrebbe essere vicino a una svolta.
Facciamo un passo indietro: le indagini partono nel 2003 dopo la scomparsa di un anziano, nel 2007 si registra il ritrovamento di uno scheletro, composto da ossa provenienti da cinque diverse persone, sulle rive del Tevere. Si cerca tra le persone scomparse ma gli inquirenti non riescono a stabilire a chi appartengano i resti.
Oggi, scrive il Corriere, grazie a una ricostruzione al computer realizzata da Chantal Milani, antropologa e odontologa forense ed esperta di ricostruzione facciale, ha consentito di realizzare un volto in 3D del teschio rinvenuto lungo il fiume. La speranza è ora che parenti o conoscenti della defunta riconoscano quel volto per dargli un nome.
La vicenda è uno dei casi approfonditi da Peronaci nel libro “Il collezionista di ossa della Magliana e altri delitti” edito da Typimedia, disponibile in libreria e in edicola o sul sito www.typimediaeditore.it.