21 Dicembre 2021 - 18:57 . Cronaca
Reportage da via Catania, tra eccellenze gastronomiche e gioielli di artigianato
L’IDENTIKIT DEL MERCATO
Indirizzo: via Catania 70
Numero banchi: 90
Estensione: 9000 metri quadri
Affluenza giornaliera: 600 visite al giorno
Orari: aperto dal lunedì al sabato dalle 7 alle 14
a cura di Sara Vicarelli
montaggio video di Silvia Iacocagni
LE RADICI DEL MERCATO
Le mani intrecciano sapientemente fili e compongono stoffe pregiate ormai difficili da trovare, mentre i profumi dei tipici prodotti del territorio, riempiono l’aria. Passeggiare tra i banchi del mercato Italia è una vera esperienza sensoriale: passando tra le file parallele di uno spazio geometricamente perfetto, si riscoprono vecchie usanze artigianali, mentre si fa scorta di frutta e verdura, sempre fresca e geograficamente certificata.
Iniziato a costruire durante gli anni del fascismo, bloccato dalla guerra e poi ripartito subito dopo, l’edificio storico di via Catania 70, ospita da moltissimi anni il mercato Italia.
Inaugurato il 20 ottobre 1950, per il Nomentano è una sorta di crocevia obbligato, punto di riferimento per i residenti e per gli studenti della vicina Università La Sapienza. Grandi e bianche colonne all’ingresso, e uno spazio all’interno organizzato seguendo la classica geometria fascista, il mercato è un vero e proprio cuore pulsante per questo quartiere: un posto colorato e pieno di vita, animato dalla presenza di oltre 90 attività commerciali.
L’offerta è ricca e articolata: i banchi si alternano secondo una “road map” variegata ma equilibrata. Da una parte spiccano gli spazi dedicati ai prodotti agroalimentari, senz’altro punto di forza soprattutto per chi non si rassegna alla spesa omogeneizzata della grande distribuzione, e cerca invece relazioni umane e volti ormai familiari tra gli esercenti.
Dall’altra, veri e propri negozi di prodotti artigianali. Maestri di arti antiche convivono così, in un equilibrio originale e irripetibile, con macellai e venditori di frutta e verdura. Ed è proprio questo cocktail non solo di merci, ma anche di esperienze di vita, di odori e sapori, di antico e moderno, che affascina.
Il mercato Italia non è sempre stato così come oggi lo vediamo, ma si è trasformato a poco a poco, senza perdere però il suo sapore originale: “Quando fu costruito l’edificio, all’interno della piazza – ricorda il presidente della cooperativa Mauro Grilli – proprio nella sua parte centrale sorgeva una bellissima fontana in mosaico, costruita in piastrelle celeste e rosa che serviva agli operatori per lavare frutta e verdura. Mi ricordo – commenta Grilli – che grandi gruppi di turisti si affacciavano al mercato anche solo per ammirare la sorgente, come fosse un’opera d’arte e per questo, meritevole di una visita”. Sfortunatamente negli anni Cinquanta, quando venne ricostruito il mercato, la splendida fontana che negli anni aveva attratto così tanti turisti, venne rimossa con grande dispiacere da parte di tutti, in primis degli operatori. “È stata la fine di un’epoca e l’inizio di un nuova alba, chiude il presidente”.
Fontana o no, oggi il mercato mantiene vivo tutto il fascino del passato, senza tralasciare spunti di modernità che lo rendono sempre al passo con i tempi. Accanto ai banchi degli storici e a quelli dedicati all’artigianato, sono infatti sempre più i negozi che riportano a un’idea di centro commerciale e quindi di attualità. Fino a qualche tempo fa, nessuno poteva immaginarsi di trovare ad esempio un parrucchiere all’interno di uno spazio dedicato al mondo alimentare. Eppure, il mercato Italia è anche questo: un’esperienza a tutto tondo. “Sono molto felice di aver passato qui oltre quattordici anni come presidente– confessa Grilli – siamo come una grande famiglia, aperti a tutte quelle novità che possano contribuire ad arricchire il mercato”.
LE DUE FACCE DEL MERCATO, CRITICITÀ E PUNTI A FAVORE
È chiaro come il mercato Italia con la sua storia decennale e la sua bellezza architettonica abbia rappresentato e rappresenti tuttora il punto di riferimento di tutta la città. Meno limpida, invece è stata la storia che ha riguardato il suo parcheggio. “Il garage lo avevamo – racconta il presidente Grilli – quando fu riedificata la struttura, negli anni Cinquanta, il Comune fece costruire un parcheggio sotterraneo. Ma all’epoca i clienti trovavano un posto molto facilmente senza ricorrere all’utilizzo di posti privati, quindi, il parcheggio fu ben presto riassegnato a privati. Ad oggi – continua il presidente – ne abbiamo invece fortemente bisogno. L’affluenza è aumentata nel tempo e i clienti non riescono più a sostare facilmente. Inoltre, ora il box si trova ad essere completamente libero senza un ‘padrone’. Se riuscissimo a rientrare in possesso del garage – conclude Grilli – non faremo pagare nulla ai nostri visitatori, nessun biglietto se non, forse, una cifra irrisoria per la sosta notturna”.
I PERSONAGGI: DAI VENDITORI ALIMENTARI AI MAESTRI DELL’ARTIGIANTO
Mauro Comunità: Mauro è un veterano, è qui dal 1979. Il suo banco di frutta rigorosamente di stagione, ha fatto la storia. Ma non solo. Mauro è anche un ottimo raccoglitore di funghi e nel suo banco si possono infatti trovare funghi di prima scelta che arrivano da Italia, e talvolta anche dall’estero.
Roberto Castagnini: Operatore da ben 22 anni, Roberto ha un banco specializzato in prodotti gastronomici di eccellenza, nazionali e internazionali. Molte le varietà di formaggi che arrivano direttamente da Trentino, Piemonte e Friuli, dove piccole aziende producono latticini di estrema qualità. Ma Roberto importa anche prodotti ittici affumicati, come il salmone e il pesce spada e sul suo banco non mancano mai carni essiccate e molte tipologie di salumi.
Federica Flavoni: Federica rappresenta l’ultima novità del mercato, con il suo spazio dedicato all’erboristeria. “È stato un esperimento in un momento difficile – dichiara – abbiamo voluto portare il concetto di vita sana intesa come percorso naturale anche in un posto dove si pensa solo in chiave agroalimentare”. Federica si serve di ditte italiane artigianali e ricercate, così da mantenere sempre alta la qualità dei prodotti del suo negozio. “Spero di aver cercato di far capire a tante persone il valore di prodotti naturali impiegati per la cura del proprio corpo”.
Elena Porti: Da 31 anni Elena ha un box di fiori di famiglia che gestisce ancora oggi con la madre. Fiori piante e oggetti per la casa artigianali occupano i tavoli del banco. “In questo periodo prenatalizio – commenta Elena – abbiamo molti articoli per decorare le case come piccoli villaggi di Natale e presepi. Tutto è realizzato a mano e le sue composizioni di fiori e piante sono uno spettacolo per gli occhi. D’altronde – chiude Elena – abbiamo impostato la nostra attività sul concetto di ‘bello’ escludendo tutti quegli oggetti che invece si possono trovare anche nelle grandi distribuzioni. L’idea è proprio quella di negozio a tutti gli effetti”.
PRODOTTI IN PRIMO PIANO
La carne: Alfredo e Damiano hanno il banco macelleria da circa 4 anni. Nel loro punto vendita sfilano molti tagli di carne provenienti da tutta Italia, tra cui la pregiata Chianina. Specializzati nei pronti a cuocere, da non perdere le polpette farcite con funghi porcini, gli straccetti di pollo e l’originale budino di carne realizzato con macinato, tartufo e zucca.
Le spezie e la pasta fresca: Adriano Alecci insieme alla madre Daniela hanno uno spazio dedicato alla drogheria e uno alla pasta fresca, due banchi contigui pieni di eccellenze territoriali e nazionali. Così i colori si accedono osservando pacchi di frutta secca disidratata, legumi, molte tipologie di spezie e confetture provenienti da aziende di nicchia di marmellate e miele.
Mentre al banco della pasta fresca Daniela – cha ha il proprio laboratorio all’interno del punto vendita – impasta farina, uova e acqua ogni mattina per realizzare fettuccine, tagliolini, ravioli, cappellacci e gnocchi. Tanti pronti a cuocere come per crepe, lasagne e parmigiana di melanzane.
L’artigianato: Michele Simone è considerato uno dei migliori tappezzieri di tutta Roma. Ha portato l’artigianalità al mercato Italia con il suo banco di riparazioni. Non c’è mobilio che non sappia foderare, utilizzando stoffe e pellame di qualità. Così sedie, divani, tende ma anche borse, nel suo negozio ritrovano vita nuova. Anche servizio a domicilio. “Siamo rimasti in pochissimi a fare questo mestiere – commenta Michele – questo è uno di quei lavori che continui a portar avanti solo se mosso da una forte passione, e da un rifiuto per gli oggetti che vengono prodotti in serie e che hanno spesso poca anima”.
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