11 Ottobre 2021 - 7:17 . Cronaca
Raid no Green pass, i sindacati: “Non ci arrendiamo ai neofascisti, il 16 nuova manifestazione”
Dopo l’attacco di sabato 9 ottobre alla sede della Cgil di Roma da parte dei manifestanti no Green pass, i segretari generali di Cgil, Cils e Uil hanno indetto una manifestazione “nazionale e antifascista” per sabato 16 ottobre “con le associazioni, i movimenti e i partiti che si riconoscono nei valori della democrazia e della Costituzione per ribadire che non ci fanno paura e non ci fermeranno” spiegano.
In merito all’attacco, si è espresso duramente il segretario generale della Cgil Maurizio Landini: “Noi non avevamo avuto nessun segnale, né sapevamo di essere tra gli obiettivi sensibili. È stata un’operazione premeditata, organizzata prima – spiega –. Non a caso, nello stesso momento, ci sono stati attacchi diversi verso le forze di polizia. Il gruppo era quello che doveva colpire la Cgil e hanno valutato momento migliore per farlo senza le forze dell’ordine“.
“Quindi – ha insistito Landini – c’era una logica precisa, un piano premeditato. Quelli che han gestito quel processo lì contro la Cgil erano una parte minoritaria di quelli che hanno protestato”. Il segretario ha ribadito anche l’urgenza di sciogliere i gruppi neofascisti, anche in seguito al grave attacco che ha colpito il pronto soccorso del Policlinico Umberto I, altro bersaglio della violenta protesta no Green pass. Nel reparto, infatti, era stato ricoverato un manifestante ferito, già in stato di fermo, quando si sono presentate una ventina di persone che hanno creato il panico nel pronto soccorso dell’ospedale romano, devastandolo.
Alla manifestazione del 16 ottobre parteciperà anche l’ex premier Giuseppe Conte, che nell’annunciare la sua adesione si rivolge anche ai leader del Centrodestra: “Aderiremo alla manifestazione che ci sarà sabato, auspico che anche Salvini e Meloni partecipino” ha detto il leader del Movimento 5 stelle.
Per i fatti di sabato sono state arrestate 12 persone, tra cui anche i leader dell’estrema destra Roberto Fiore e Giuliano Castellino