23 Gennaio 2025 - 17:00 . Cronaca
Ponte Milvio, via ai lavori del collettore Alto Farnesina contro il rischio allagamenti
È stata messa in moto la talpa che consentirà la rifunzionalizzazione del collettore Alto Farnesina e la messa a sistema degli altri collettori presenti a valle di Monte Mario con la finalità ultima di mitigare il rischio di allagamenti nella zona di Corso Francia, Ponte Milvio e Tor di Quinto.
Ad azionare la talpa è stato il sindaco Roberto Gualtieri che, insieme all’assessora ai lavori pubblici Ornella Segnalini, ai tecnici del Dilp e al presidente del Municipio XV Daniele Torquati, ha voluto dare l’avvio a questa fase dell’intervento.
Il collettore Alto Farnesina è stato realizzato intorno al 1940 per raccogliere gran parte delle acque piovane dell’area. Durante i lavori di ammodernamento dello Stadio Olimpico nel 1990, il collettore è stato danneggiato, compromettendo il funzionamento. Il lavoro che il dipartimento infrastrutture e lavori pubblici (Dilp) sta eseguendo, con un finanziamento capitolino di 11 milioni di euro, consiste nella creazione di una deviazione (eseguita in due tratte) per ricongiungere la testa e la coda del collettore, bypassando la parte danneggiata durante i lavori dello stadio. L’intervento permetterà anche di mettere a sistema i numerosi collettori fognari presenti nella zona; in particolare, sarà riparato e messo in funzione il collettore di Gronda realizzato nel 2010 e mai entrato in funzione proprio a causa del malfunzionamento del collettore Alto Farnesina. Allo stato attuale, l’opera è realizzata al 60% e terminerà a gennaio 2026.
“È un’opera di grande importanza per tutto il quadrante nord della città che ci permetterà di mitigare il fenomeno degli allagamenti della zona, in particolare a Corso Francia e Ponte Milvio – commenta il primo cittadino -. È una questione che si trascinava da anni, abbiamo infatti sbloccato un’opera strutturale che contribuisce a sanare una situazione irrisolta, con ricadute positive non solo sulla gestione delle acque piovane, ma anche sulla capacità della rete di raccolta. Come abbiamo spiegato tante volte, la costante pulizia delle caditoie da sola non è sufficiente in presenza di eccezionali precipitazioni piovose che, con i cambiamenti climatici possono anche diventare particolarmente violente. Questo intervento complesso era necessario per mettere in sicurezza un’area particolarmente soggetta a fenomeni di allagamento”.