11 Gennaio 2022 - 10:42 . Cronaca

Le risposte che merita quel funerale con la svastica

La bara esce avvolta da una svastica fuori dalla chiesa di Santa Lucia (foto da Facebook)
La bara esce avvolta da una svastica fuori dalla chiesa di Santa Lucia (foto da Facebook)

di Luigi Carletti

Nel giorno in cui ci lascia un galantuomo, convinto europeista e fiero rappresentante dei valori democratici come David Sassoli, la cronaca romana fa un salto indietro di ottant’anni e deve registrare un funerale con feretro imbandierato dalla svastica nazista. Così, nel quartiere Prati, si è celebrato l’estremo addio a un’attivista di Forza Nuova. All’esterno della chiesa, sotto gli occhi di tutti – passanti e abitanti della zona – i militanti nazifascisti ancora una volta hanno voluto far sapere che loro ci sono e non hanno timore né delle leggi né del buonsenso.

 Se mancava un’ultima conferma sul fatto che nella nostra società sopravvivono soggetti che vivono di richiami nazisti e propugnano un’ideologia bandita dal mondo civile, il piccolo episodio di Prati arriva a ricordarci che dopo il vergognoso assalto alla Cgil di corso Italia, questa gente non solo non è andata a nascondersi, ma non vede l’ora di misurarsi in prove di forza. Perché il loro credo è quello.

 Qualcuno, ricordando il mitico Blues Brothers, ha infelicemente paragonato Forza Nuova ai ridicoli “nazisti dell’Illinois”, una combriccola di patetici coglioni in vena di nostalgici raduni. Diciamo chiaramente che non è il caso di Forza Nuova e degli altri soggetti che compongono la nera galassia nazifascista a Roma e nel resto del Paese. Non c’è niente di folkloristico, né nelle loro azioni pubbliche né nel lavoro sottotraccia che quotidianamente li vede impegnati, inclusi i collegamenti con i loro simili di altri paesi europei.

 Giornalisti che hanno raccontato questo mondo, oggi sono costretti a vivere sotto scorta. Inquirenti che da tempo hanno voluminosi dossier su questa realtà, a un certo punto hanno trovato resistenze politiche per certi versi inspiegabili, salvo poi assistere alle strizzatine d’occhio di alcuni partiti nei momenti che contano. Nei movimenti no vax e no mask c’è una fortissima componente di estrema destra, pronta ad orientare qualsiasi manifestazione, come si è già visto nei mesi scorsi.

 Noi crediamo che per rispetto alle vittime della follia nazifascista, dell’Olocausto e di tutte le persecuzioni che la storia non potrà mai cancellare, episodi come quello del funerale nazista a Prati dovrebbero far suonare campanelli d’allarme e far dire, forte e chiaro, “mai più”.

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