6 Giugno 2023 - 11:00 . Cronaca

La Regione toglie il patrocinio al Roma Pride, è polemica. Rocca: “Manifestazione che promuove pratiche illegali”

L'edizione 2021 del Roma Pride. Foto dall'account Facebook Roma Pride
L'edizione 2021 del Roma Pride. Foto dall'account Facebook Roma Pride

“Ho letto un’agenzia di Colamarino, presidente del circolo Mario Mieli (e portavoce del Roma Pride, ndr) in cui si accostava il patrocinio della Regione Lazio al Pride di Roma all’utero in affitto. Questo è quanto di più distante dalla mia sensibilità. Nella concessione del patrocinio c’era proprio scritto di evitare comportamenti che potessero ledere la sensibilità altrui”.

Il governatore Rocca toglie il patrocinio alla manifestazione del 10 giugno, nel mondo della politica (e non solo) scoppiano le polemiche. “L’utero in affitto — commenta Rocca intervenendo su Rtl 102.5 — è una pratica che personalmente considero di sfruttamento delle donne più povere, a cui sono profondamente contrario, e che è considerata reato. Non potevo dare il patrocinio a chi accostava la rivendicazione di una condotta che è considerata reato nel nostro paese”.

Secondo il governatore si tratta di “un’occasione persa: il patrocinio era stato dato in perfetta buona fede perché il Pride dovrebbe essere la festa di tutti e non dovrebbe avere una connotazione ideologica come il presidente del Mario Mieli, con la sua provocazione, ha dimostrato”.

“Il ritiro del patrocinio della Regione Lazio al Roma Pride è una scelta sbagliata — attacca la Cigl —. Il presidente Rocca ha perso l’occasione di essere il presidente di tutte le cittadine e i cittadini di questa regione. Questa marcia indietro ci preoccupa, sia perché si tratta di un arretramento rispetto a un società più equa e che rispetti le differenze e pratichi il contrasto a ogni forma di discriminazione; sia perché le motivazioni fornite dalla giunta regionale sembrano rispondere a posizioni reazionarie con una deriva pericolosa per i diritti civili. Ricordiamo che il Pride è nato per affermare e conquistare diritti per le persone Lgbtqia+, per garantire la piena autodeterminazione delle persone e superare le disuguaglianze. Tutti obiettivi che per essere raggiunti hanno bisogno sia di processi culturali che di interventi normativi al passo con la società che cambia ed evolve. Sabato 10 giugno, saremo al Roma Pride ancora più convintamente”.