5 Maggio 2022 - 17:14 . Cultura
“Io salvo il Pianeta”: Typimedia presenta in Senato le 100 (+1) buone azioni per la Terra
Ognuno di noi può dare un contributo importante nella lotta al cambiamento climatico. Sì, ma da dove iniziare? C’è solo l’imbarazzo della scelta: sono ben 100 (+1) le azioni che possiamo svolgere nella nostra vita quotidiana per dare una mano al nostro pianeta, come dimostrato nel volume di Typimedia Editore “Io salvo il Pianeta, 100 (+1) buone azioni quotidiane che ognuno di noi può fare per la Terra”. Il testo, a cura di Raffaella Costa e Guido Caroselli, con le illustrazioni di Marco Giannini e Massimo Manzi, è stato presentato giovedì 5 maggio nella Sala Caduti di Nassirya del Senato.
Tra i relatori, oltre ai due autori del volume, c’erano l’editore di Typimedia e direttore di RomaH24 Luigi Carletti, la presidente del Gruppo Misto al Senato Loredana de Petris e la capogruppo del Movimento 5 Stelle in tredicesima Commissione Patty L’Abbate. A moderare l’incontro il giornalista Andrea Pranovi.
“Dobbiamo imparare ad essere cittadini attivi, a non rivolgere lo sguardo dall’altra parte di fronte all’emergenza climatica – ha spiegato Raffaella Costa –. Le azioni che proponiamo nel nostro libro sono semplici, alla portata di tutti. Se ognuno di noi decidesse di seguirne almeno una al giorno, alla fine del mese ci renderemmo conto della grande differenza fatta. Il passo successivo, poi, è dare il buon esempio, mostrando agli altri quanto sia semplice vivere rispettando l’ambiente”.
Guido Caroselli ha sottolineato l’importanza di agire subito per aiutare il pianeta: “I giovani l’hanno capito e stanno cercando di reagire, ora però devono attivarsi anche le altre generazioni. Purtroppo il tema dell’emergenza climatica spesso non viene trattato con sufficiente attenzione dai media, che o ne parlano in coda ai titoli dei telegiornali o affrontano questo argomento con toni terroristici”.
Bisogna, invece, insegnare alle persone a rispettare l’ambiente e a lottare per esso “perché i cittadini hanno un potere notevole in quanto creano la domanda e possono orientare le azioni dei decisori politici – ha spiegato la senatrice L’Abbate –. Per questo è fondamentale cambiare le nostre abitudini, per iniziare a fare la differenza. E, in questa direzione, va il libro che stiamo presentando, fin dal titolo: ‘Io salvo il Pianeta’. Perché il cambiamento parte da noi”. “Pensate a cosa sono stati in grado di fare i cittadini con l’olio di palma” ha ricordato dal pubblico il divulgatore scientifico Valerio Rossi Albertini, presente in sala accanto alla politica e attivista per l’ambiente Grazia Francescato. In platea anche Alfonso Pecoraro Scanio, presidente della Federazione dei Verdi ed ex ministro dell’Agricoltura.
Nella guerra contro i cambiamenti climatici è importante, però, avere anche delle leggi che tutelino l’ambiente, come precisato dalla senatrice De Petris: “Con la modifica dell’articolo 9 della Costituzione abbiamo raggiunto un risultato molto importante – ha spiegato – ovvero l’inserimento della tutela dell’ambiente nella nostra carta costituzionale, ma tanto c’è ancora da fare. In questo senso vogliamo far approvare una legge quadro sul clima”.
In chiusura Luigi Carletti ha raccontato la genesi del libro: “L’idea ce l’avevamo da tempo – ha spiegato – e, mentre ci lavoravamo, guardavamo con spavento a ciò che ci stava accadendo intorno. Ora che il libro è stato pubblicato posso dire che sono molto orgoglioso di quello che abbiamo fatto“.
Sull’emergenza climatica Carletti ha anche sottolineato che “il vero problema è che, mentre i giovani sono consapevoli dell’emergenza climatica e scendono in piazza per chiedere un cambio di rotta, gli adulti faticano a rendersi conto del pericolo. E questo per due motivi: da una parte perché non si ha percezione dei cambiamenti che sono in atto, dall’altra perché siamo legati a un modello di sviluppo frenetico e consumistico che non è più sostenibile. E, purtroppo, finché non ci sarà un’importante spinta popolare dal basso, la classe dirigente non farà nulla di concreto”. Da qui l’importanza di promuovere, ognuno nel proprio piccolo, azioni sostenibili e rispettose dell’ambiente. Come insegna il volume di Typimedia.