Una bandiera nazista a sfondo verde, con scritto “Green Pass Obbligatorio” e poi il messaggio “Lotta perché non accada”. E’ l’immagine che, secondo quanto riferito dal quotidiano Il Messaggero, è stata condivisa all’interno di una chat WhatsApp popolata da vigili urbani di R0ma.

Il delirio di pochi? Sembrerebbe di no, considerato che sempre al quotidiano romano, il segretario del Sulpl (sindacato unitario lavoratori della polizia locale), Marco Milani, ha dichiarato: “Il paragone con il nazismo è improponibile? – dice Marco Milani – Forse sembrerà improponibile oggi, ma quando c’era il nazismo la stessa scienza ti diceva per esempio che l’omosessualità era una malattia e quindi se non ti curavi dovevi metterti la stella gialla. Ora, ottant’anni dopo, la scienza dice cose diverse”.

Addirittura Milani ha fatto intendere, senza troppi giri di parole, che i controlli sul Green Pass da parte sua e dei suoi colleghi caschi bianchi sarà minimo, se non nullo: “E’ un decreto del presidente del consiglio dei ministri – spiega – ha la stessa valenza di una doppia fila, non c’è obbligo di contravvenzione. Io farò di tutto per non farmi assegnare a questo tipo di servizio“.

Successivamente, però, Cgil Cisl e Uil hanno preso drasticamente le distanze da quanto riportato dai media e in particolare da Milani: “La diffusione di dichiarazioni rientra nelle responsabilità personali di chi le assume – hanno specificato le principali federazioni sindacali – , soprattutto quando si fanno riferimenti storici drammatici per l’umanità. Sia chiaro che Cgil, Cisl e Uil, che rappresentano la stragrande maggioranza degli operatori del Corpo, sono per il pieno rispetto delle regole ed esprimono ferma condanna verso chiunque boicotti norme e regolamenti indossando una divisa”.

“E’ assolutamente intollerabile e gravissimo che una minoranza di vigili inciti all’inosservanza delle leggi – ha dichiarato poi Roberto Gualtieri, candidato del Pd a sindaco di Roma – , annunci lo sciopero delle multe sul green pass, accomuni un provvedimento del governo al nazismo, con tanto di svastica in campo verde. Per dei pubblici ufficiali non è previsto il rifiuto di rispettare le leggi e di attuare i propri compiti“.