Avrebbe realizzato falsi certificati di vaccinazione anti-Covid per permettere ai suoi pazienti di ottenere il Green pass senza aver ricevuto alcuna somministrazione. Per questo un medico di medicina generale, indagato per i reati di falsità ideologica in concorso con 13 persone, è finito agli arresti domiciliari.

Secondo l’ipotesi d’accusa, l’indagato predisponeva false certificazioni di vaccinazione, in realtà mai avvenute, provvedendo all’inserimento nel sistema informatico della Regione Lazio dei relativi dati che, sebbene falsi, hanno permesso ai 13 pazienti di ottenere il rilascio dei Green pass (già sottoposti a sequestro).

Le complesse attività di polizia giudiziaria svolte dagli investigatori del NAS – coordinati dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Roma – hanno consentito di accertare che alcuni soggetti, nel giorno della presunta somministrazione, si trovavano a centinaia di chilometri da Roma.