28 Settembre 2021 - 11:23 . Cronaca

Elezioni, 5 domande sul futuro di Roma. De Priamo (Fratelli d’Italia): “Un city manager per ottimizzare il rapporto tra Comune e Municipio”

Andrea De Priamo
Andrea De Priamo

Un city manager per gestire e ottimizzare il rapporto tra il Comune e i Municipi, un piano strategico di investimenti per completare le infrastrutture necessarie alla città e il rilancio dell’offerta turistica di Roma a livello internazionale. Sono alcune delle proposte di Fratelli d’Italia per il futuro della città. Il partito sostiene Enrico Michetti come candidato sindaco del Centrodestra, alle elezioni del 3 e 4 ottobre. A spiegare le idee di Fratelli d’Italia per la Capitale è il capolista Andrea De Priamo, che ha risposto a cinque domande.

RIFIUTI

La situazione dei rifiuti a Roma è critica. Cosa dovrebbe fare il futuro sindaco per cercare di risolvere questa emergenza?

“Occorre in primo luogo lavorare, anche a livello regionale, per un piano più adeguato alle esigenze della città che preveda la chiusura del ciclo dei rifiuti, ovvero la realizzazione di tutti gli impianti necessari per trattare le frazioni differenziate e anche il non differenziato. La raccolta differenziata è una azione per noi fondamentale ma ad oggi rappresenta soprattutto un costo in assenza di impianti di trattamento. Importante anche la riduzione dei rifiuti lavorando sul tema degli imballaggi con la grande distribuzione. Infine, vogliamo un’Ama di Municipio ovvero più legata alle peculiarità dei diversi territori”.


TRASPORTI

A Roma il trasporto pubblico presenta numerose criticità. Per dirne una: le stazioni della metro di Castro Pretorio e Policlinico sono chiuse da quasi un anno. È possibile migliorare la situazione dei trasporti, favorendo forme di mobilità più sostenibili dell’auto?

“Sicuramente, ma per fare questo occorre un piano strategico di investimenti pubblici per ultimare i prolungamenti delle metropolitane già previsti, realizzare nuove linee tranviarie ed infine rinnovare la flotta di autobus su gomma. Crediamo che il Pnrr (Piano nazionale ripresa e resilienza, ndr) sia una imprendibile opportunità alla quale la città dovrà rispondere con una celebre progettazione. Dunque, una delle prime cose che faremo sarà destinare risorse umane ed economiche alla redazione di tali progetti”.

CULTURA

Il Covid ha colpito duramente i luoghi della cultura: molti cinema e teatri della nostra città sono in crisi, alcuni hanno scelto di non riaprire. A Roma, inoltre, si stima che in dieci anni abbiano chiuso almeno 223 librerie. Come si può aiutare la cultura a ripartire?

“La crisi dell’offerta culturale della tradizione culturale viene da lontano ed è dovuta soprattutto dall’avvento dei social, dei canali digitali, ecc… quindi la risposta presuppone intanto capire questo fenomeno e pertanto la nostra proposta è quella di favorire la nascita di una rete di teatri pubblici e privati che possa offrire un’offerta variegata e distribuita sui territori della città, che possa unire le forse per una programmazione sinergica. Sarà necessario da parte dell’amministrazione pubblica stanziare risorse economiche a sostegno di questa rete superando la distribuzione in mille rivoli così come avvenuto fino ad oggi. Lanceremo il marchio di Roma per promuovere le sue eccellenze non solo archeologiche ma anche l’offerta museale, del commercio, della ristorazione, dell’agricoltura, della moda e di ogni altra peculiarità della nostra città”.

TURISMO

La pandemia ha portato anche a una notevole riduzione del turismo, mettendo in crisi ristoranti, hotel e musei. Eppure, il patrimonio storico-artistico è una delle maggiori ricchezze di Roma: come si può rilanciarlo?

“Per prima cosa rilanceremo l’immagine della città nel mondo attraverso una collaborazione tra comune di Roma, camera di commercio, soprintendenza, Mibact (Ministero per i beni per le attività culturali e per il turismo, ndr), che insieme dovranno lavorare per promuovere l’immagine di Roma in fiere internazionali di settore, in tour operator, e operatori del settore turistico. Per questo istituiremo l’agenzia del turismo e non va sottovalutato, inoltre, il settore del turismo congressuale e fieristico sul quale investiremo, in dialogo con associazioni di categoria, istituzioni e operatori specializzati”.

DECENTRAMENTO AMMINISTRATIVO

Roma è divisa in 15 Municipi che per estensione e densità abitativa rappresentano delle vere e proprie città. Spesso i minisindaci hanno lamentato di non riuscire a gestire i problemi dei propri territori a causa di competenze ridotte e risorse scarse. Come dovrebbe cambiare il rapporto tra Comune e amministrazioni territoriali?

“È vero la città è molto complessa e la sua strutturazione in municipi va completata dando maggiori deleghe a questi enti di prossimità dotandoli di bilancio realmente autonomo. A coordinarli chiameremo un city manager con l’obiettivo di snellire i tempi e modalità dell’azione amministrativa e per prevedere o sanare eventuali conflitti e sovrapposizioni con i dipartimenti centrali comunali”.

 

RomaH24 ha proposto a tutte le liste candidate in consiglio comunale di presentare la propria idea di Capitale del futuro rispondendo a cinque domande su rifiuti, trasporti, cultura, turismo e decentramento. La redazione pubblicherà le risposte di tutte le liste che vorranno aderire all’iniziativa.