23 Settembre 2021 - 10:46 . Cronaca

Elezioni, 5 domande sul futuro di Roma. Cento (Sinistra Civica Ecologista): “Ecco la nostra idea di città”

Paolo Cento
Paolo Cento

“Roma deve diventare capofila nella lotta ai cambiamenti climatici e proporsi come modello di città sostenibile”. Paolo Cento è tra i promotori di “Sinistra Civica Ecologista”, lista civica in cui sono confluiti Liberare Roma, Articolo 1 e Sinistra Italiana e che sostiene Roberto Gualtieri come candidato sindaco di Roma. Abbiamo chiesto a Cento, già consigliere, presidente del IV Municipio e sottosegretario del governo Prodi tra il 2006 e il 2008, di raccontare la Roma del futuro secondo Sinistra Civica Ecologista” rispondendo a cinque domande.

RIFIUTI

La situazione dei rifiuti a Roma è critica. Cosa dovrebbe fare il futuro sindaco per cercare di risolvere questa emergenza?

“Sull’emergenza rifiuti è necessario agire ponendosi degli obiettivi: il primo è eliminare i cassonetti entro cinque anni e sostituirli con la raccolta porta a porta. Nei pochi quartieri in cui viene effettuata sta funzionando, per questo bisogna estenderla in tutta la città.  I cassonetti sono un ricettacolo di degrado, impoveriscono Roma e rappresentano un modello di gestione dei rifiuti superato e non più sostenibile. Per favorire questa transizione, inoltre, è necessario riorganizzare Ama e renderla più efficiente”.

TRASPORTI

A Roma il trasporto pubblico presenta numerose criticità. Per dirne una: le stazioni della metro di Castro Pretorio e Policlinico sono chiuse da quasi un anno. È possibile migliorare la situazione, favorendo forme di mobilità più sostenibili dell’auto?

“La Capitale deve aprire un tavolo con il Governo, per ottenere più risorse, che le permettano di rinnovare tutto il parco mezzi di Atac. Vanno acquistati mezzi elettrici, i bus che girano oggi per la città sono per la maggior parte vecchi e obsoleti. Deve, inoltre, essere completata l’infrastruttura metropolitana, privilegiando la metro di superficie, molto più leggera e meno impattante di quella sotterranea. Per incentivare la mobilità sostenibile, inoltre, è necessario progettare un piano organico di piste ciclabili, molto più strutturato di quello messo in piedi, frettolosamente, dall’amministrazione uscente. Dopo la pandemia e il ricorso sempre più massiccio allo smartworking, inoltre, va fatta una riflessione: si deve uscire dalla logica dei quartieri dormitorio, portando i servizi in periferia. Uffici, sportelli, realtà culturali. In modo che il cittadino non sia costretto a percorrere lunghe distanze in auto per ogni necessità”.

CULTURA

Il Covid ha colpito duramente i luoghi della cultura: molti cinema e teatri della nostra città sono in crisi, alcuni hanno scelto di non riaprire. A Roma, inoltre, si stima che in dieci anni abbiano chiuso almeno 223 librerie. Come si può aiutare la cultura a ripartire?

“Voglio iniziare con un dato positivo: nell’VIII Municipio, dove il presidente uscente e ricandidato alle prossime elezioni è un esponente di Sinistra Civica Ecologista”, Amedeo Ciaccheri, dal 2013 sono state aperte quattro nuove biblioteche pubbliche. Questo dimostra che andare in controtendenza, rilanciando la cultura, è possibile. E per farlo bisogna bloccare i cambi di destinazione d’uso per presidi culturali come cinema e teatri. Vanno inoltre sostenute e valorizzate le iniziative dei cittadini che mirano a portare più cultura a Roma. Penso, ad esempio, all’esperienza dei ragazzi del “Piccolo America” che hanno organizzato arene cinematografiche gratuite a Roma e sono riusciti, dopo anni di battaglie, a far riaprire il Cinema Troisi”.

TURISMO

La pandemia ha portato anche a una notevole riduzione del turismo, mettendo in crisi ristoranti, hotel e musei. Eppure il patrimonio storico-artistico è una delle maggiori ricchezze di Roma: come si può rilanciarlo?

“Prima della pandemia i turisti si fermavano a Roma in media due giorni e mezzo. Bisogna farli rimanere almeno il doppio. E, per raggiungere questo obiettivo, è opportuno superare il modello del turismo mordi e fuggi, evitando che i visitatori si fermino solo nel triangolo Colosseo-San Pietro-Fontana di Trevi. C’è molto altro che merita di essere visto a Roma. Penso al litorale, ma anche ai Comuni dell’hinterland. Bisogna rilanciare un’offerta turistica che comprenda anche i confini della Capitale e che sia in grado di attrarre anche i ragazzi. A Roma non c’è nemmeno un ostello della gioventù: un dato che la dice lunga su quanto questa città, al momento, offra ai turisti più giovani. E, a proposito del turismo, è opportuno rilanciare Roma a livello europeo e mondiale. Per questo Sinistra Civica Ecologista” sostiene anche la battaglia di Virginia Raggi per un Expo a Roma nel 2030. Penso che, chiunque diventi sindaco di Roma, deva proseguire su questa strada. Gualtieri ha già detto che lo farà”

DECENTRAMENTO AMMINISTRATIVO

Roma è divisa in 15 Municipi che per estensione e densità abitativa rappresentano delle vere e proprie città. Spesso i minisindaci hanno lamentato di non riuscire a gestire i problemi dei propri territori a causa di competenze ridotte e e risorse scarse. Come dovrebbe cambiare il rapporto tra Comune e amministrazioni territioriali?

“Per cambiare il rapporto tra Municipi e Comune, va prima ridefinito quello tra Comune e Governo. Non è possibile che Roma, la capitale d’Italia, abbia gli stessi potere di un qualsiasi Comune italiano di 50mila abitanti. Roma va trasformata in una città-regione con competenze e autonomia maggiori. Fatto questo passaggio preliminare si può ridefinire anche il ruolo dei Municipi, a cui vanno date più risorse, certo, ma soprattutto le competenze esclusive per tutte quelle questioni che possono essere gestite a livello territoriale e che non richiedono un intervento del Comune. Oggi per qualsiasi tipo di problema ci si perde in un reticolo di competenze diverse: è un modello che non può più funzionare. Ci siamo confrontati a lungo con Gualtieri e sappiamo che intende lavorare in questa direzione”.

 

RomaH24 ha proposto a tutte le liste candidate in consiglio comunale di presentare la propria idea di Capitale del futuro rispondendo a cinque domande su rifiuti, trasporti, cultura, turismo e decentramento. La redazione pubblicherà le risposte di tutte le liste che vorranno aderire all’iniziativa.