27 Dicembre 2021 - 12:35 . Cronaca
Covid, D’Amato: “Lazio zona gialla dopo Capodanno, lo decideremo noi”
Lazio in zona gialla la prossima settimana. A dirlo è l’assessore alla Sanità della Regione Lazio, Alessio D’Amato, in un’intervista al Corriere della Sera: “Dopo Capodanno il Lazio potrebbe andare in zona gialla – spiega –. E se così non sarà, allora decideremo da noi di passare in questa fascia. Per dare un sussulto di attenzione verso le regole, che non tutti stanno rispettando”. A dire il vero, con l’obbligo di mascherina all’aperto già introdotto il 23 dicembre con l’ordinanza del presidente Nicola Zingaretti, un aspetto importante del cambio di fascia da bianca a gialla è già divenuto realtà.
Ma si tratta di un obbligo che, secondo l’assessore alla Sanità, in pochi rispettano: “Proprio per questo – ci tiene a sottolineare D’Amato – sceglieremo di andare in giallo. Bisogna ricordare che è importante l’uso dei dispositivi di protezione. Meglio se si utilizza una Ffp2, specie nei luoghi chiusi perché possiede elementi filtranti maggiori rispetto alle chirurgiche. E per fermare la variante Omicron funzionano di più”.
Proprio il 27 dicembre di un anno fa, nel Lazio partivano le vaccinazioni contro il Covid. Un anniversario che è stato ricordato anche dal presidente della Regione, Nicola Zingaretti: “Basti un dato: i deceduti per covid sono l’80% in meno rispetto a un anno fa – spiega –. Ma gli ospedali sono affollati e stiamo ritardando le altre cure ad altri cittadini a causa delle persone non vaccinate. Questa cruda verità va detta, perché il nostro compito è difendere l’interesse generale della nostra comunità. Il danno di vite, economico e di qualità della cura è immenso e a questo punto non solo per colpa del virus, ma soprattutto per responsabilità di tanti egoisti non vaccinati. Un enorme grazie a tutto il personale che ha consentito gli ottimi risultati della campagna vaccinale nella nostra regione e a tutte le cittadine e a tutti i cittadini che hanno scelto la sicurezza propria e della collettività. Ora avanti con le prime dosi e con il completamento del ciclo vaccinale per chi l’ha già iniziato: non c’è altra strada per uscire dall’emergenza e riprenderci le nostre libertà”.