25 Febbraio 2023 - 10:26 . Cronaca

Roma dà l’ultimo saluto a Maurizio Costanzo, folla alla camera ardente. Il 27 i funerali alla Chiesa degli Artisti

La camera ardente
La camera ardente

Ha chiuso alle 18 di domenica 26 febbraio la camera ardente per porgere l’ultimo saluto a Maurizio Costanzo, il celebre giornalista e conduttore tv morto il 24 febbraio all’età di 84 anni. L’ingresso dal Portico del Vignola è stato aperto dalle 10.30 alle 18 del 25 febbraio e dalle 10 alle 18 di domenica 26. I funerali si svolgeranno lunedì 27 febbraio, alle ore 15, alla Chiesa degli Artisti in piazza del Popolo. 

Maurizio Costanzo

Nato a Roma nell’agosto del 1938, Costanzo era celebre soprattutto per la trasmissione che portava il suo nome (il Maurizio Costanzo Show), la più longeva della tv italiana. Viveva in una casa ai Parioli con la moglie, la conduttrice Maria De Filippi. Occhiali scuri, abiti neri, De Filippi, accompagnata dal figlio adottato con Costanzo, Gabriele, è stata accolta dall’assessore capitolino Alessandro Onorato e si è seduta sulla prima fila di sedie posizionate davanti al feretro. De Filippi ha salutato con cortesia e garbo le tante persone che le si sono avvicinate per farle le condoglianze. Non sono mancate le polemiche social sulla scelta di alcuni avventori di chiedere un selfie alla vedova proprio durante la camera ardente. La conduttrice ha comunque acconsentito alle richieste con gentilezza.

Diversi anche i volti noti che dalla mattina di sabato 25 sono venuti a dare l’ultimo saluto a Costanzo. Tra questi, Mara Venier, Valerio Mastandrea, Fiorello, Vincenzo Salemme, Rossella Brescia, Paola Barale, Francesco Rutelli e Barbara Palombelli.

Presente anche la premier Giorgia Meloni: “Maurizio Costanzo è stato un grandissimo scopritore di talenti, era una persona alla quale piaceva, anche in persone che apparentemente non avevano ancora grandi responsabilità, cercare di capire quello che potessero fare – ha spiegato –. Io sono legata a lui da ricordi molto antichi, non potrei dire che sono un talento che ha scoperto, ma sicuramente le primissime partecipazioni televisive erano al Maurizio Costanzo show. Parliamo di tantissimi anni fa. Io quando rivedo quei video, che lui puntualmente mi faceva rivedere ogni volta che mi intervistava di recente, gli dicevo ‘ti prego non farlo’. Avevo 17 anni. È una persona che ha attraversato una lunga parte della storia nazionale, che sapeva raccontarla e aveva un suo chiaro punto di vista sulle vicende. Perdiamo un grande giornalista“.

A rendere omaggio è stato anche il presidente della Regione Lazio, Francesco Rocca: “Maurizio Costanzo è un gigante della televisione, della cultura, ma è come se ci avesse lasciato uno di famiglia. La sua presenza era una costante delle nostre serate. Mia nonnadiceva ‘C’è Maurizio’, e questo sintetizza perfettamente chi era Maurizio Costanzo per gli italiani. È un pilastro della cultura romana, con quel disincanto e quella fermezza con cui affrontava anche argomenti importanti, come la lotta alla mafia, che portava all’attenzione della gente in modo semplice. È sicuramente una grande perdita per tutti. Sarebbe giusto – ha infine risposto ai cronisti – se gli dedicassero un teatro“.

Molti anche i cittadini che stanno rendendo omaggio a Costanzo, accolti dal sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, in fascia tricolore. “Questo omaggio molto commovente delle romane e dei romani, degli italiani, a un gigante della storia della televisione, della cultura, del giornalismo italiano che è stato un protagonista unico per tanti anni ha segnato la sua esperienza non solo con la sua professionalità straordinaria, ma anche con una davvero straordinaria umanità”, ha detto Gualtieri. “Una persona molto dolce, molto empatica e naturalmente un professionista inarrivabile. Davvero – ha aggiunto il sindaco – un pezzo della storia non solo della tv e del giornalismo ma del costume e della cultura italiana. Questa commozione così diffusa della città prova quanto Maurizio Costanzo sia una persona a cui tutti noi dobbiamo molto e che dobbiamo ricordare adeguatamente”. A proposito della possibilità di intitolare una via o una piazza al giornalista, Gualtieri ha specificato che “sicuramente Roma renderà omaggio in modo adeguato. Adesso è il momento di questo commosso omaggio, del ricordo e della partecipazione. Ci stringiamo ai familiari e alle persone che gli hanno voluto bene.
Questo abbraccio collettivo sarà il primo momento di un ricordo che continueremo”.