2 Gennaio 2023 - 11:06 . Cronaca
Blitz di Ultima Generazione a Palazzo Madama, imbrattate porte e finestre. Interviene la Digos
Tornano in azione gli attivisti di Ultima Generazione che, per il loro ultimo blitz, hanno scelto la sede del Senato della Repubblica.
“Nella mattinata del 2 gennaio, alle 7.45, quattro cittadine e cittadini appartenenti alla campagna Ultima Generazione hanno imbrattato Palazzo Madama con un getto di vernice arancione, utilizzando degli estintori. Alla base del gesto, la disperazione che deriva dal susseguirsi di statistiche e dati sempre più allarmanti sul collasso eco-climatico, ormai già iniziato, e il disinteresse del mondo politico di fronte a quello che si prospetta come il più grande genocidio della storia dell’umanità”. Lo comunica Ultima Generazione.
“Ho scelto e continuerò a scegliere di compiere azioni di disobbedienza civile nonviolenta perché sono disperata. Ovunque guardi vedo dissociazione, negazione, alienazione rispetto alla crisi climatica. Realizzare l’inaccettabile richiede più dolore di quanto siamo disposti a viverne, ma è anche l’unica consapevolezza che può spingerci ancora a cambiare le cose e salvarci dal collasso. La narrativa tanto in voga secondo la quale ognuno di noi può individualmente contribuire a limitare i danni del riscaldamento globale, salvando il pianeta, è senz’altro positiva ma fortemente irrealistica — afferma Laura, una delle protagoniste del blitz — sono i governi e le istituzioni ad avere il potere decisionale per avviare una transizione energetica effettiva, per modificare e regolare le produzioni di energia e di beni e il sistema dei trasporti, per arginare concretamente le cause della crisi climatica. L’azione individuale non basta. Non possiamo illuderci che fare la raccolta differenziata e partecipare a cortei organizzati sia sufficiente”.
La vernice ha imbrattato alcune finestre al piano terra. Gli attivisti sono stati poi identificati e condotti in questura dalla Digos, con l’ausilio dei carabinieri.
Nel pomeriggio, intorno alle 16, una squadra composta da Ama, ufficio del Decoro urbano del Comune, restauratori, Soprintendenza speciale archeologia belle arti e paesaggio di Roma ha provveduto alla pulizia della facciata.